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    VIDEO Fifa, Blatter: 'Trattato da punching ball. Stampa informata prima, ricorrerò al Tas. Non mi vergogno'

    VIDEO Fifa, Blatter: 'Trattato da punching ball. Stampa informata prima, ricorrerò al Tas. Non mi vergogno'

    Il presidente uscente della Fifa Joseph Blatter ha parlato in seguito alla squalifica di 8 anni inflittagli dal Comitato Etico della Fifa: "Dire che è una buona giornata per me o per la FIFA sarebbe totalmente sbagliato. E' bello vedere un pubblico così grande, grazie per essere venuti. L'ultima volta che c'è stata così tanta gente a una conferenza stampa c'era un'altra persona qui vicina a me. L'umanità nel calcio è stata creata da Nelson Mandela, lo dico oggi perché ho appena ricevuto un po' dopo di voi e questa è una cosa che vorrei chiarire, perché vorrei capire perché la stampa sia stata informata prima della persona accusata. Diciamo che sono davvero dispiaciuto, perché sono trattato da punching ball e sono triste e dispiaciuto per la FIFA ma soprattutto mi spiace per l'aspetto umano di questa situazione. Ho organizzato, ho chiesto di organizzare questa conferenza stampa per diversi motivi, ma soprattutto quando ho saputo che ci sarebbe stata una decisione del Comitato Etico della FIFA. Pensavamo di aver convinto il Tribunale di questa situazione, di come è stata creata".

    SU PLATINI - "Platini nel 1998 mi disse che avrebbe voluto lavorare per la FIFA, io dissi che sarebbe stato meraviglioso. C'era un accordo direttamente o indirettamente confermato da due incontri, uno in Svezia e uno a Zurigo nel 1998. Adesso il Tribunale arbitrale nega l'accordo, dove c'era anche scritto dei soldi che dovevo a Platini. Il tutto era stato fatto seguendo le procedure, eppure sostengono che non esistesse alcun contratto. Hanno tolto l'accusa di corruzione ma sostengono che io abbia dato dei soldi a Platini per cercare di comprare i voti della FIFA".

    SUL FUTURO - "Il mio avvocato non è sorpreso del fatto che la stampa sia stata informata prima dell'accusato. Io e Platini siamo stati interrogati in sedi separate e abbiamo dato la stessa versione alle domande che ci hanno posto. Eppure leggendo i libri dell'accusa questo non è rilevante. Combatterò e mi appellerò al TAS, confido nella Giustizia Svizzera. Sono svizzero e in Svizzera per darti 8 anni di squalifica devi aver fatto qualcosa di molto, molto grave".

    SULLA SQUALIFICA - "C'era chi mi aveva detto di smettere dopo il Brasile e io avrei dovuto ascoltarlo. Non smisi perché mi venne chiesto di rimanere come presidente. La decisione migliore era lasciare allora. Non voglio parlare dei miei successori, ma io voglio essere presente al congresso per l'elezione visto che al momento non posso neanche avvicinarmi alla sede della Fifa. Credo che sia sbagliato applicare a me certe sanzioni come per esempio non poter entrare negli stadi per vedere una partita di calcio. Lo si può fare con i dirigenti o gli allentori dei club, ma non con il presidente della Fifa. Per la prima volta il calcio è stato un obiettivo politico e para-politico, fino all'attentato a Parigi. La mia famiglia è stata danneggiata, hanno problemi con gli amici, vengono trattati male anche fuori di qui. Qui si sospende il presidente FIFA senza sentire la commissione arbitrale. In tutti i Paesi esistono i diritti umanitari e prima di essere sanzionato ognuno ha il diritto di essere sentito"

    SULLA COPPA DEL MONDO 2018 - "Dopo i Mondiali del 2010 e 2014 avevamo l'idea che nel 2018 la Coppa del Mondo si sarebbe dovuta disputare in un Paese europeo che non aveva mai ospitato la rassegna iridata. E anche un Paese arabo ha il diritto di ospitare il Mondiale. Se nel 2022 avessimo scelto gli Stati Uniti come sede magari tutto questo non sarebbe successo. Perciò sì, mi sento tradito dalla FIFA. Se mi sento tradito dalla FIFA? Beh, sì".

    SULLA SALUTE - "Certo, ogni tanto mi piace l'idea di fare altre cose. Ma sono legato alla FIFA ormai da più di 40 anni. Il giorno che ho visto che la FIFA è stata attaccata, il 17 maggio di quest'anno, presentandola come organizzazione mafiosa ho rimesso il mio mandato per difendere la FIFA. Sarebbe stato saggio lasciare dopo i Mondiali 2014, ma non posso riscrivere la storia. Io e Platini siamo in una posizione che non meritiamo e posso promettere che mi batterò fino alla fine. Non parlerò della mia salute ma a un certo punto vi dirò che il 1° novembre senza il grande aiuto della Facoltà di Medicina non sarei qui oggi. E grazie ai miei geni molto buoni, al mio buon cuore".

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