AFP/Getty Images
Bivio De Sciglio: tra campo e rinnovo, è il momento di prendersi il Milan
Dopo aver stupito tutti con un rendimento al di sopra delle aspettative nella prima metà di stagione, il Milan è chiamato a confermarsi in questo 2017 per provare a riconquistare quell'accesso alle coppe europee che manca ormai dal 2014. Le fortune della squadra di Montella passeranno dalla capacità di restare ad alti livelli di quei giocatori che si sono imposti all'attenzione generale da agosto ad oggi e da quella di fare il salto da parte di chi sin qui ha galleggiato sulla linea della sufficienza stiracchiata. E' il caso di Mattia De Sciglio, titolare indiscusso per il tecnico rossonero almeno fintanto che non è tornato abile e arruolabile dal punto di vista fisico Luca Antonelli, che dal primo impegno dell'anno nuovo in avanti è pronto a dare il la ad un ballottaggio che resisterà fino al termine della stagione. Senza dimenticare il recupero, dopo diversi mesi di inattività, del giovane Calabria che, con l'addio quasi certo di Vangioni, potrebbe trovare a sua volta maggiore spazio.
IL MOMENTO DELLA VERITA' - Se sul lato destro del campo Abate si è riscoperto un valore aggiunto per il Milan, De Sciglio continua a faticare a ritrovare quella brillantezza, quella continuità e soprattutto quella spregiudicatezza che avevano caratterizzato la sua migliore annata in rossonero, stagione 2012/2013, sotto la guida di Allegri. Anche le prove fornite con la maglia della Nazionale all'ultimo Europeo, agli ordini di Antonio Conte, sembrano un miraggio e, considerando anche le insistenti voci di mercato che lo riguardano e una scadenza di contratto che si avvicina sempre più (giugno 2018), il momento della verità si avvicina.
TRA IL RINNOVO E LA JUVE - L'attuale dirigenza, così come quella pronta ad insediarsi con l'avvento dei cinesi, attende risposte convincenti dal campo prima di sedersi attorno al tavolo e iniziare ad affrontare l'argomento rinnovo di contratto, ben consapevole che c'è una Juventus che, su tutte, è pronta a bussare alla porta la prossima estate per un giocatore duttile, in grado di rappresentare idealmente un'alternativa sia per Dani Alves che per Alex Sandro. Il Milan, tornato a puntare con decisione sui ragazzi del proprio settore giovanile, crede nella possibilità che De Sciglio possa tornare quello di qualche stagione fa e di poterne fare un punto di riferimento per il futuro (il ragazzo ha più volte confessato di ambire alla fascia di capitano), ma a partire dal Cagliari ci vorrà un altro piglio, un'altra cattiveria e un'altra convinzione per poter essere protagonista di una squadra che vuole tornare a competere ai massimi livelli e lasciarsi alle spalle le voci di mercato.
IL MOMENTO DELLA VERITA' - Se sul lato destro del campo Abate si è riscoperto un valore aggiunto per il Milan, De Sciglio continua a faticare a ritrovare quella brillantezza, quella continuità e soprattutto quella spregiudicatezza che avevano caratterizzato la sua migliore annata in rossonero, stagione 2012/2013, sotto la guida di Allegri. Anche le prove fornite con la maglia della Nazionale all'ultimo Europeo, agli ordini di Antonio Conte, sembrano un miraggio e, considerando anche le insistenti voci di mercato che lo riguardano e una scadenza di contratto che si avvicina sempre più (giugno 2018), il momento della verità si avvicina.
TRA IL RINNOVO E LA JUVE - L'attuale dirigenza, così come quella pronta ad insediarsi con l'avvento dei cinesi, attende risposte convincenti dal campo prima di sedersi attorno al tavolo e iniziare ad affrontare l'argomento rinnovo di contratto, ben consapevole che c'è una Juventus che, su tutte, è pronta a bussare alla porta la prossima estate per un giocatore duttile, in grado di rappresentare idealmente un'alternativa sia per Dani Alves che per Alex Sandro. Il Milan, tornato a puntare con decisione sui ragazzi del proprio settore giovanile, crede nella possibilità che De Sciglio possa tornare quello di qualche stagione fa e di poterne fare un punto di riferimento per il futuro (il ragazzo ha più volte confessato di ambire alla fascia di capitano), ma a partire dal Cagliari ci vorrà un altro piglio, un'altra cattiveria e un'altra convinzione per poter essere protagonista di una squadra che vuole tornare a competere ai massimi livelli e lasciarsi alle spalle le voci di mercato.