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    Bitcoin: la crisi della moneta invisibile

    Bitcoin: la crisi della moneta invisibile

    • Rocco Malafoglia
      Rocco Malafoglia
    Il futuro è davvero nelle mani di una moneta invisibile? Il Bitcoin è una cripto valuta acquistabile tramite un proprio conto virtuale, scambiabile o spendibile in attività commerciali, sia virtuali che fisiche. Negli ultimi anni il Bitcoin ha acquistato sempre più valore nel mercato finanziario, fino a raggiungere il picco lo scorso novembre, arrivando ad eguagliare la cifra di 69mila dollari. Ma come è riuscito a diffondersi fino a raggiungere questi risultati? 

    La semplicità del suo utilizzo, la possibilità di accesso e i bassi costi di transizione hanno fatto si che molti investitori abbiano creduto nella scalata al successo di questa moneta. D’altra parte però gli stessi investitori hanno probabilmente sottovalutato l’instabilità e l’incertezza dei Bitcoin.

    Siamo così arrivati ad oggi, alla fine di una settimana che ha catapultato nel baratro la moneta digitale e probabilmente anche i sogni e le speranze di tanti. Dal 2021 la cripto moneta infatti ha perso circa il 50% del suo valore, scendendo a ridosso di 31mila dollari. Oggi il Bitcoin, in euro, si stabilisce sotto quota 30mila.

    Dietro a tutto questo possiamo riscontrare la crescente inflazione, la crisi dei mercati finanziari e la conseguente avversione nei loro confronti. Ad aggravare la situazione ci ha pensato l’attuale guerra in Ucraina e il riemergere della pandemia in Cina, causa di nuovi lockdown che rischiano di frenare ulteriormente la grande economia asiatica.

    Questa discesa non ha riguardato soltanto i Bitcoin ma anche tutte le altre cripto valute, le Borse e i titoli: si passa dal -74% di Netflix al -39% di Amazon, fino  ad arrivare al -45% di Meta-Facebook.

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