Biglia: 'Primi mesi difficili, Gattuso ha cambiato tutto. Non sono Pirlo, ma voglio andare oltre i miei limiti' VIDEO
Autore del terzo gol del Milan contro la Spal, Lucas Biglia ha parlato a Sky Sport al termine della partita: "I primi mesi? È stato difficile, l’infortunio, i risultati, poi, mi sono fermato perché stavo giocando con un dolore fortissimo al ginocchio e ho perso la fiducia. Ringrazio il mister perché è stato lui a prendermi, a mettermi in testa il lavoro, solo lavorare, guardare avanti, mi ha dato sostegno, tanto lui, quanto lo staff, i compagni e li devo ringraziare. Gattuso ci ha cambiati? Si, certo. Prima ci ha fatto sentire il calcio alla sua maniera, quello che faceva lui, che per noi è importantissimo, perché lui è stato un grandissimo. Già capire il calcio in quel modo è importante, poi, c’è tantissima qualità in questa squadra e con fiducia la sta tirando fuori. Sono quelli che fanno la differenza. Quello che stiamo facendo in campo, è grazie a lui e al suo staff, che in ogni allenamento non ci fanno rilassare un po’ e i risultati si stanno vedendo. Le critiche? Sinceramente, non leggo, non guardo i canali di sport, guardo il calcio, certo, perché mi piace perché finita questa carriera, vorrei continuare in questo sport, che mi appassiona. So io quando sto bene o quando sto male e faccio tanta autocritica. So di non aver dato nei primi sei mesi quello che la gente da me si aspettava, ma la ringrazio per il sostegno che mi ha dato fino a oggi. Spero di ripagarla nella maniera migliore il più presto possibile ma, come ho detto, io sono il primo a essere autocritico. A volte si creano delle cose anche perché uno parla male la lingua, soprattutto. Ti paragonano a gente che è stata a un altro livello rispetto a me ed è una realtà. Io non posso dire di essere simile a un giocatore come Pirlo, sono il primo a conoscere i miei limiti, il primo che vuole andare oltre i suoi limiti, ma non posso fare paragoni con un fenomeno del calcio. So di essere un giocatore più di equilibrio, più che di andare a fare un assist o un passaggio, quello che, magari, vogliono in tanti. Vorrei farlo, rimango dopo l’allenamento per farlo, per imparare, per crescere, ma devo conoscere i miei limiti e voglio andare oltre, perché voglio crescere ancora, anche perché ho una certa età, ma voglio andare oltre i miei limiti".