L'ennesimo rotondo successo dell'Udinese ha rilanciato la squadra di Guidolin nell'alta classifica di serie A. 'Non ci sono segreti nel calcio, ma credo che siano la capacità del tecnico, la qualità dei giocatori, una piazza e una società forte a creare l'alchimia giusta per i successi attuali dell'Udinese - ha dichiarato, ospite di Radio Toscana, l'ex difensore bianconero Valerio Bertotto -. La capacità a livello societario di programmare con due-tre anni in avanti permette di gestire anche cessioni future e di acquistare giocatori sconosciuti, ma valutati con grande puntigliosità e visionati al meglio dagli osservatori. A Di Natale, il giorno dopo che aveva rifiutato la Juventus, dissi che avrebbe fatto una sciocchezza a lasciare Udine. La sua carriera l'ha fatta e la sta facendo in maniera strepitosa in un ambiente in cui è un re, soprattutto perché magari in una big ci stava che potesse non giocare anche per lunghi periodi. Sanchez si sta dimostrando strepitoso, prima non cercava con costanza il gol, mentre adesso sta limando anche questo difetto. E' devastante, non fatico a paragonarlo a Messi per capacità tecnica, di leggere la situazione e di partire in velocità'.

'Sembro un pazzo a continuare a parlare bene di Felipe, ed invece è un bravissimo giocatore e di grande moralità - ha aggiunto Bertotto su alcuni suoi ex compagni di squadra in terra friulana -. Il lungo infortunio di due anni fa ha minato alcune sue certezze, non è riuscito fino ad oggi a ritrovare quella tranquillità che un giocatore deve avere per esprimersi al massimo. Ora per deve metterci un po' del suo. D'Agostino-Montolivo? Mi fa venire in mente la coppia De Rossi-Pizarro: da quando sono tornati a giocare insieme, la Roma ha ripreso a fare grandi risultati. Montolivo è un giocatore di estrema qualità, D'Agostino ha misura ed equilibrio, e per me due giocatori di valore vanno sempre fatti giocare'.