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    Bertolino, vacanza solidale in Brasile: 'Calcio e capoeira, facciamo felici 270 bambini con l'Inter'

    Bertolino, vacanza solidale in Brasile: 'Calcio e capoeira, facciamo felici 270 bambini con l'Inter'

    Enrico Bartolino racconta la vacanza solidale con sua moglie Edna in Brasile. Il comico, tifoso interista, spiega al Corriere della Sera: "C'è una spiaggia a 10 chilometri quasi deserta, abbiamo pensato che fosse perfetta per le vacanze. E anche ora, col Covid, il distanziamento funziona. La casa era molto semplice, in riva al mare, appartenuta a un pescatore. Non abbiamo fatto quasi nessun lavoro, abbiamo solo recintato. Ci era stato suggerito di investire in sicurezza, con una cerchia elettrificata contro intrusioni e aggressioni. Io e Edna ci siamo guardati e ci siamo detti che avremmo investito non per difenderci, ma per integrarci, aiutando i residenti, con modestia, senza sfoggiare suv, bracciali e croci d'oro, vivendo come loro, in ciabatte e costume. Quindi, da luogo di vacanza, è diventato anche altro". 

    "Abbiamo comprato tre bici per offrirle a turno ai bimbi, poi, ci siamo detti: facciamo una Onlus per farli giocare e studiare. Poi, è arrivato un amico e ha detto: perché non facciamo un campo sportivo? E ne è nato un complesso con l’aiuto dell’Inter. C’è stato un periodo che, fra nido, doposcuola e sport, seguivamo 270 bambini al giorno. Quindi, abbiamo donato e costruito 12 casette coi fondi raccolti fra gli amici. Ora, la gestione della Onlus è passata agli stessi brasiliani. C'è la scuola calcio, la scuola volley, la scuola di capoeira, che è una danza-lotta che gli schiavi usavano per risolvere le piccole dispute, senza ferirsi. La capoeira è importante perché toglie i ragazzi dalla strada... I crismi sono: rispettare i genitori, gli insegnanti, non bere, non drogarsi. Una ragazza paraplegica che faceva capoeira da noi, buttandosi dalla carrozzina, non è mai stata più presa in giro dagli altri. Ora, la chiamano la guerriera". 
     

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