'Il Filadelfia vale più dell'accesso alle coppe europee'. Lo ha detto Mauro Berruto sulle pagine dell'edizione torinese di CronacaQui. Il ct dell'Italvolley maschile, bronzo a Londra 2012, è un tifoso granata d'altri tempi, uno che il Toro lo sente scorrere nelle vene: 'È genetico. È di famiglia, poi ho avuto la fortuna di nascere in un buon momento: nel 1976, quando avevo sette anni, ero in piazza a festeggiare l’ultimo scudetto'. Anche sull'attualità però non mancano spunti positivi: 'Questa squadra è solida. Ha il potenziale per interrompere l'altalena che ci porta tra Serie A e B'. Ad una condizione però: 'C'è un potenziale enorme per quel che riguarda l'identità granata. E' il Filadelfia. Entrare nelle coppe europee non avrebbe un decimo dell'importanza della possibile riapertura dei cancelli del Fila ricostruito'.

Un altro neo però c'è ancora ed è il pessimismo continuo della gente: 'È il masochismo granata - ha dichiarato ironico Berruto -. Mentre festeggi qualcosa hai già paura che ti possa capitare qualcosa di brutto. È una cosa che va rivista: dobbiamo costruirci un presente per goderci un futuro', e lo dice lui che racconta come, durante i festeggiamenti per lo scudetto del 1976, abbia ritrovato col papà l'auto - una 124 - incendiata. Il ct azzurro del volley maschile ha poi concluso parlando di Toro-Parma, una sfida da vincere a tutti i costi: 'È un crocevia importante, perché anticipa una serie di sfide impegnative ed è una gara che assomiglia molto a quella col Cagliari: la lezione di tre settimane fa può aver insegnato molto'.