AFP/Getty Images
Bernardo Silva, l'Italia nel suo destino
E' un Monaco da paura quello che, dopo aver schiantato il Marsiglia per la seconda volta in meno di due mesi, vola in testa alla Ligue 1 in compagnia del Nizza e con 3 punti di vantaggio sul Paris Saint Germain. Numeri spaventosi quella della banda Jardim, che non viaggiava a questi ritmi dalla stagione 2003/2004 (14 vittorie dopo le prime 20 giornate) e con un potenziale offensivo impressionante. Sono 60 i gol realizzati sino ad oggi, 3 di media a partita, che diventano 86 sommandoli a quelli segnati in Champions League, Coppa di Francia e Coupe de la Ligue: nessuno nei 5 principali campionati europei viaggia su questi ritmi.
DA BAKAYOKO A BERNARDO SILVA - Sembra passata un'era geologica dalla scorsa annata, quando la formazione del Principato aveva avuto bisogno di una stagione intera per segnare così tanto e la fluidità di gioco era ben diversa. Questione di sincronismi che hanno bisogno di tempo per essere affinati, questione di autostima e di una fisiologica maturazione di un gruppo con molti giovani. Da Jemerson a Almamy Touré, passando per Bakayoko, Lemar, Bernardo Silva e Mbappé, sono tanti i talenti esplosi nel Monaco e di questi il più pronto per recitare una parte da protagonista su palcoscenici più importanti è il fantasista portoghese classe '94.
L'ITALIA NEL DESTINO? - La Juventus ha più volte sguinzagliato i suoi osservatori per prendere nota delle prestazioni dell'ex Benfica, pagato poco meno di 16 milioni di euro e blindato fino a giugno 2020 da una clausola rescissoria da 30 milioni di euro. Valutazione giudicata troppo alta per un calciatore fino allo scorso anno di non semplicissima collocazione tattica, ma cresciuto a dismisura negli ultimi 12 mesi. Trequartista, esterno offensivo da 4-3-3 o 4-2-3-1 ma anche playmaker in certe fasi della gara: un centrocampista a tutto tondo, che al di là dei 7 gol e 6 assist messi sin qui a referto, si sta dimostrando un leader di rara personalità. La sua prossima missione è riportare a casa un titolo che manca da 17 anni e interrompere l'egemonia del PSG prima di valutare un futuro in un campionato più prestigioso e probante, con l'Italia che rimane ancora nei suoi pensieri.
DA BAKAYOKO A BERNARDO SILVA - Sembra passata un'era geologica dalla scorsa annata, quando la formazione del Principato aveva avuto bisogno di una stagione intera per segnare così tanto e la fluidità di gioco era ben diversa. Questione di sincronismi che hanno bisogno di tempo per essere affinati, questione di autostima e di una fisiologica maturazione di un gruppo con molti giovani. Da Jemerson a Almamy Touré, passando per Bakayoko, Lemar, Bernardo Silva e Mbappé, sono tanti i talenti esplosi nel Monaco e di questi il più pronto per recitare una parte da protagonista su palcoscenici più importanti è il fantasista portoghese classe '94.
L'ITALIA NEL DESTINO? - La Juventus ha più volte sguinzagliato i suoi osservatori per prendere nota delle prestazioni dell'ex Benfica, pagato poco meno di 16 milioni di euro e blindato fino a giugno 2020 da una clausola rescissoria da 30 milioni di euro. Valutazione giudicata troppo alta per un calciatore fino allo scorso anno di non semplicissima collocazione tattica, ma cresciuto a dismisura negli ultimi 12 mesi. Trequartista, esterno offensivo da 4-3-3 o 4-2-3-1 ma anche playmaker in certe fasi della gara: un centrocampista a tutto tondo, che al di là dei 7 gol e 6 assist messi sin qui a referto, si sta dimostrando un leader di rara personalità. La sua prossima missione è riportare a casa un titolo che manca da 17 anni e interrompere l'egemonia del PSG prima di valutare un futuro in un campionato più prestigioso e probante, con l'Italia che rimane ancora nei suoi pensieri.