Bernardeschi: 'Sono sempre stato una persona umile. Mai discusso con Sousa'
Federico Bernardeschi, uno degli uomini decisivi nella vittoria della Fiorentina a Cagliari ieri con la sua doppietta, si racconta al Tgr: 'Abbiamo attraversato un momento difficile e un po’ particolare, ma ne stiamo uscendo da grande squadra quale siamo. Ruolo?Lo decidono gli allenatori, io mi adeguo domenica dopo domenica. Sono molto contento, lascio le scelte a loro e io gioco dove mi fanno giocare. Mi hanno dato fastidio i discorsi sull’umiltà: credo di essermi sempre contraddistinto per l’umiltà che ho dimostrato e sentir parlare di queste cose mi ha dato molto fastidio. Sono cresciuto in un determinato modo e ho sempre rispettato tutti, sentir parlare di mancanza di umiltà mi ha dato fastidio però bisogna stare zitti e accettare le critiche. Per quanto porterò il numero dieci della Fiorentina? Fino a quando non me lo toglieranno. Con il mister non ho mai litigato né avuto discussioni o diverbi. Anzi, da parte sua ho sempre ricevuto consigli e da parte mia ci sono sempre stati chiarimenti, perciò credo che il nostro sia un bellissimo rapporto e che ci sia una stima reciproca importante. Come ho reagito quando ho sentito le parole di Sousa al termine della sfida con il Paok? Credo che quelle parole, se il mister le ha dette, avevano un significato. Poi me le ha spiegate in privato e io le ho capite benissimo e accettate, com’è giusto che un calciatore accetti sia i complimenti che le critiche'.