AFP/Getty Images
![Bernardeschi: 'La Juve è il massimo, prego per Astori. Allegri fondamentale'](https://cdn.calciomercato.com/images/2018-09/Bernardeschi.Ronaldo.Juve.2018.19.Frosinone.1440x864.jpg)
Bernardeschi: 'La Juve è il massimo, prego per Astori. Allegri fondamentale'
SUL MONDO JUVE - "Alla Juventus entri in un mondo particolare e bello. In mondo in cui si richiede il massimo, ma dove hai tutto per poterlo tirare fuori. Sono veramente felice di essere alla Juve: mi ha dato tanto e spero di poter dare altrettanto".
SUI MESSAGGI POSITIVI - "Ero un bambino vivace, spaccavo un po' tutto... per i bambini credo sia fondamentale divertirsi. Nel calcio, il bambino a bisogno di esprimersi tirando fuori il suo talento. Il talento va coltivato con sacrifici ed umiltà. Noi personaggi famosi, abbiamo l'obbligo di lanciare messaggi positivi, per fare in modo che i bambini crescano al meglio".
SULLA QUESTIONE DI FEDE - "Il lutto di Astori? E' qualcosa di molto personale, ognuno lo elabora in modo proprio. Ha avuto la fortuna di conoscerlo e di scambiare con lui un'emozione. Ho fatto una preghiera per lui, quando se ne andato. La fede non può eliminare tutto il dolore, che resta dentro di te. Era un amico e una persona importante. A me Davide ha davvero dato tanto e mi ha migliorare, con quei buffetti sulla testa che mi dava. Noi siamo persone comuni esposte a critiche e a valutazioni. Anche noi abbiamo le nostra fragilità e i momenti no, siamo esseri umani... Facciamo un lavoro privilegiato e ben retribuito. E meraviglioso, perché regaliamo emozioni a chi ci viene a vedere".
SU BRUNELLESCHI - "Sì, quando era a Firenze mi chiamavano così. Ma una settimana fa le cose sono andate in modo diverso..."
SUL TATUAGGIO DELLA HEPBURN - "Ho tatuato Audrey Hepburn sul braccio a 16 anni, perché per me rappresenta la bellezza. Ma il tatuaggio era irrispettoso e ho deciso di toglierlo. La più grande bellezza del mondo sono le donne".
SU ALLEGRI - ""Il mister è fondamentale per il collettivo. Come dice sempre lui però in campo andiamo noi. Lui può parlare ma poi dipende da noi e per un allenatore dire una cosa del genere non è facile. Ci vuole umiltà e bisogna conscersi bene. Si vede che è stato calciatore e conosce le dinamiche del calcio".
SUL TUTTOCAMPISTA - "Bisogna avere certe caratteristiche per farlo, come fisicità e velocità. Ma sono caratteristiche che vanno coltivate tutti i giorni, sul campo, per imparare nuove cose. Una cosa fondamentale è sempre quella di porsi piccoli obiettivi. Abbiamo il piacere forte del mondo che si impegna tutti i giorni, Ronaldo, che per noi è un esempio".
SU NAKATA - "Si è ritirato giovane? Aveva bisogno di ritrovare se stesso, al di là del mondo del calcio. La vita non è solo calcio ma è tutto ciò che ci circonda, è conoscere persone e farsi arricchire dai loro insegnamenti".
SULLA COSA PIU' BELLA... "E' quella divertirsi sempre, fare quello che ci piace fare".