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    Bernardeschi, l'unico che capisce CR7

    Bernardeschi, l'unico che capisce CR7

    • Gianluca Minchiotti
    E' un Federico Bernardeschi molto più forte quello che abbiamo ammirato nelle prime due giornate di campionato della Juventus. Ha cambiato il suo look: capelli cortissimi, via il ciuffo; ha cambiato il suo approccio alle partite: è più determinato, più concentrato, più cattivo. Ed è l'unico, in questo momento, ad aver capito come dialogare in campo con Cristiano Ronaldo. Perché il resto della Juve, a partire da Allegri per continuare con gli attaccanti e i centrocampisti bianconeri, non lo ha ancora trovato il feeling giusto con l'alieno. 

    LA STAGIONE DELLA VERITA' - Fra il classe 1994 di Carrara e il Pallone d'Oro sembra invece esserci un'intesa tecnica quasi naturale, per come si cercano e si trovano. Prima contro il Chievo (partita risolta proprio dal numero 33), poi contro la Lazio: l'ex viola e CR7 si sono intesi meglio di quanto il portoghese abbia fatto con gli altri compagni di squadra. Per Bernardeschi è un segnale importante: per lui, dopo una prima stagione a Torino iniziata bene, ma poi contrassegnata dall'infortunio e conclusa con 5 gol in 31 presenze fra campionato e coppe, quella attuale è la stagione della verità. A 24 anni è il momento di dimostrare tutto: o sei da grande squadra o non lo sei. E il giocatore visto sabato scorso al Bentegodi e ieri all'Allianz ha tutte le potenzialità per diventare costantemente un grande protagonista di questa Juventus. Con la benedizione di Ronaldo.  

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