Uno è già arrivato sotto l’ala protettrice del ct Cesare Prandelli che non solo l’ha chiamato a sorpresa all’ultimo stage di azzurrabili a Coverciano ma l’ha pure definito «uno dei migliori in Italia nel suo ruolo»; l’altro segna a raffica ed è il vice-bomber della serie B con la bellezza di 18 gol a referto. Oltre al vizio del gol, i due gioielli del campionato cadetto hanno in comune il fatto di essere toscani purosangue ricorda il quotidiano Il Tirreno. Federico Bernardeschi, trequartista di vent’anni, è nato a Carrara; il centravanti Leonardo Pavoletti (25) è livornese. Entrambi sono lontani da casa, uno in Calabria e l’altro in Lombardia, ma Bernardeschi ha la fondata speranza di tornare alla Fiorentina che è sua proprietaria («è il mio sogno, ma a Firenze voglio arrivare al momento giusto, senza bruciarmi»), mentre Pavoletti ha una speranziella di venire a giocare nella sua Livorno (meglio ancora se rimanesse in serie A): il suo nome è uno di quelli ricorrenti per raccogliere la probabile eredità di Paulinho. Nel frattempo, non è che i due si limitino a sognare: venerdì si sono incontrati in Crotone-Varese e hanno colpito entrambi ancora una volta. Pavoletti anzi per due volte, anche se invano: prima ha segnato il gol dell’1-0, poi quello del 2-2. Bernardeschi è partito dalla panchina, proprio perché era reduce dalla due giorni azzurra di Coverciano: il suo allenatore proprio sul 2-2 l’ha messo in campo a un quarto d’ora dalla fine perché era una partita da vincere a tutti i costi. Detto e fatto: rigore vincente all’83’, Crotone-Varese 3-2.