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    Bernardeschi e l'esempio De Sciglio: a giugno lascerà la Juve

    Bernardeschi e l'esempio De Sciglio: a giugno lascerà la Juve

    • Federico Zanon
    Ai titoli di coda. L'avventura di Federico Bernardeschi con la maglia della Juventus è arrivata al capolinea, a fine stagione lascerà Torino, per una nuova avventura, nella quale sentirsi protagonista. Il contratto in scadenza nel 2022 non verrà rinnovato, il suo agente Mino Raiola è al lavoro per trovargli una sistemazione, che possa accontentare tutte le parti in causa. La Juve, che vorrebbe monetizzare o utilizzare il suo cartellino come pedina di scambio, lo stesso giocatore, che guadagna 4 milioni di euro netti all'anno e non vorrebbe abbassarsi di troppo lo stipendio.

    DELUSIONE - La Juventus per Bernardeschi è stato un sogno, diventato col tempo un incubo, tra incomprensioni tattiche e tanta panchina. In quattro stagioni a Torino è stato poche volte decisivo, segnando solo 10 gol, l'ultimo il 26 luglio 2020 contro la Sampdoria. Un fallimento, per il quale non è l'unico ad avere colpe, anche se è più facile puntare il dito solo contro di lui. Ha reso meno di quello che tutti si aspettavano, ma di certo non quel giocatore 'scarso' che in molti hanno dipinto. Se Mancini lo considera importante per la sua Italia, che punta a vincere l'Europeo, significa che ha qualità. Semplicemente la Juve non è la sua dimensione.

    COME DESCI - Nel futuro di Bernardeschi ci sarà un nuova squadra, che potrebbe essere estera. Lontano dall'Italia, con meno pressioni di stampa e tifosi, potrebbe rinascere, tornare a sentirsi grande. Come successo a De Sciglio, che a Lione si sta riprendendo più di una rivincita. Toccherà a Raiola trovargli l'ambiente nel quale esaltarsi. E dimenticare la Juve.

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