2015 Getty Images
Bernardeschi, dalla Juve all'Italia: sempre più mezzala. Rischio o virtù?
Lui è un po' come il suo piatto preferito, la cacio e pepe: sta bene dappertutto. Federico Bernardeschi è costantemente tra gli osservati speciali, alla Continassa e a Coverciano. Una carriera che sta progressivamente decollando e un ruolo sempre in fase di evoluzione: da Firenze, dove Paulo Sousa lo tramutò in esterno a tutta fascia, fino a Torino, dove Allegri lo ha vestito di più varianti. Il presente, però, gli sta creando un'altra opportunità, che garantirebbe maggiore spazio e duttilità.
FENOMENOLOGIA DEL BERNA - "Sento che posso giocare in qualsiasi posizione tranne il difensore centrale: lì farei fatica", ha dichiarato nel corso della sua avventura alla Juventus. Incalzato, a poche settimane dal suo approdo in bianconero, dal proprio tecnico: "Potrebbe fare la mezzala", sentenziò Allegri nel settembre 2017. Un'intuizione lungimirante e premonitrice. Perché il suo presente potrebbe essere proprio da interno di centrocampo.
COLLOQUI - Ne ha parlato con lo staff torinese, ricevendo giudizi positivi. Diventerebbe un concorrente in mezzo al campo, colmando potenzialmente anche la lacuna numerica lasciata da Marchisio. E l'esperimento potrebbe tramutarsi in concretezza, dopo che pure Mancini ha avallato l'ipotesi. Bernardeschi mezzala, queste le indicazioni che filtrano a più riprese. Allegri lo sta provando da tempo nel ruolo, consapevoli reciprocamente che servirà pazienza per far quadrare i conti. Un pericolo, allontanarlo dalla porta; un gioiello, avere più tecnica e intraprendenza nel mezzo.
CONCORRENZA AZZURRA - In un momento in cui - almeno per ricerca del talento - il centrocampo appare il reparto più in difficoltà della Nazionale, il suo spostamento garantirebbe un'alternativa di sicuro valore. Alternativa e, perché no, soluzione affidabile. Ci sono attualmente tra i convocati sei interni di centrocampo - compreso Zaniolo - ma il loro minutaggio non soddisfa i canoni di Mancini. Il CT ha espresso la propria preoccupazione per il ridotto spazio dei suoi elementi - vedi Pellegrini e Cristante - rispetto al finale della passata stagione.
IL SUO MOMENTO - Bernardeschi ha tutto dalla sua parte per tracciare una linea nella carriera. Stava per farlo lo scorso anno, venne frenato da un infortunio al ginocchio in febbraio. Adesso sembra l'unico che riesce a capire Ronaldo - suo l'assist a Villar Perosa per il primo gol bianconero di CR7 - e ne condivide lo stile di vita: maniaco della dieta e del fisico, presto allestirà una palestra personale in casa. Dimora che, prossimamente, sarà vicina a quella della stella portoghese, in zona Gran Madre. Per un'intesa che gli cambierebbe la carriera.
FENOMENOLOGIA DEL BERNA - "Sento che posso giocare in qualsiasi posizione tranne il difensore centrale: lì farei fatica", ha dichiarato nel corso della sua avventura alla Juventus. Incalzato, a poche settimane dal suo approdo in bianconero, dal proprio tecnico: "Potrebbe fare la mezzala", sentenziò Allegri nel settembre 2017. Un'intuizione lungimirante e premonitrice. Perché il suo presente potrebbe essere proprio da interno di centrocampo.
COLLOQUI - Ne ha parlato con lo staff torinese, ricevendo giudizi positivi. Diventerebbe un concorrente in mezzo al campo, colmando potenzialmente anche la lacuna numerica lasciata da Marchisio. E l'esperimento potrebbe tramutarsi in concretezza, dopo che pure Mancini ha avallato l'ipotesi. Bernardeschi mezzala, queste le indicazioni che filtrano a più riprese. Allegri lo sta provando da tempo nel ruolo, consapevoli reciprocamente che servirà pazienza per far quadrare i conti. Un pericolo, allontanarlo dalla porta; un gioiello, avere più tecnica e intraprendenza nel mezzo.
CONCORRENZA AZZURRA - In un momento in cui - almeno per ricerca del talento - il centrocampo appare il reparto più in difficoltà della Nazionale, il suo spostamento garantirebbe un'alternativa di sicuro valore. Alternativa e, perché no, soluzione affidabile. Ci sono attualmente tra i convocati sei interni di centrocampo - compreso Zaniolo - ma il loro minutaggio non soddisfa i canoni di Mancini. Il CT ha espresso la propria preoccupazione per il ridotto spazio dei suoi elementi - vedi Pellegrini e Cristante - rispetto al finale della passata stagione.
IL SUO MOMENTO - Bernardeschi ha tutto dalla sua parte per tracciare una linea nella carriera. Stava per farlo lo scorso anno, venne frenato da un infortunio al ginocchio in febbraio. Adesso sembra l'unico che riesce a capire Ronaldo - suo l'assist a Villar Perosa per il primo gol bianconero di CR7 - e ne condivide lo stile di vita: maniaco della dieta e del fisico, presto allestirà una palestra personale in casa. Dimora che, prossimamente, sarà vicina a quella della stella portoghese, in zona Gran Madre. Per un'intesa che gli cambierebbe la carriera.