Berlusconi: 'Un giovane italiano e due stranieri. Balotelli mela marcia' VIDEO
Intervenendo in diretta su Antenna 3, nel corso della trasmissione "Lunedì di rigore", il presidente del Milan Silvio Berlusconi ha fatto il punto su alcuni temi del mercato rossonero: "Con Pato c'è un legame umano molto forte, più che col giocatore. Mi spiace che gli infortuni lo abbiano tormentato negli ultimi anni, situazione che gli ha impedito di diventare il nostro attaccante numero 1 e che gli ha fatto perdere un po' di fiducia nello staff di Milanello. Per questo motivo, ha deciso di tornare nel suo Paese ma la promessa è che, dopo un anno e mezzo-due tra le fila del Corinthians, che è convinto di rimetterlo in sesto dal punto di vista atletico, possa ritornare al Milan. Questo è quello che mi ha detto abbracciandomi quando ci siamo salutati l'ultima volta".
"La cessione di Pirlo è ancora una ferita aperta nel cuore dei tifosi del Milan. Nell'ultimo anno in rossonero, ha avuto qualche problema con l'allenatore e il nostro rammarico per il suo addio si accentua ogni volta che lo vediamo giocare con la maglia della Juventus, dove peraltro è migliorato. Da parte mia, non esisteva la volontà di cedere un calciatore di questo livello, che peraltro si è liberato a parametro zero".
Sugli acquisti: "Per il momento non ci sono nomi precisi, ma stiamo seguendo tre giovani calciatori che speriamo di ingaggiare già a gennaio. Uno è italiano e gioca nel nostro campionato, gli altri due sono stranieri", ha aggiunto Berlusconi. "Sneijder è nella fascia d'età superiore a quella da noi indicata, quindi non rientra tra i nostri obiettivi", ha detto il patron sul trequartista olandese dell'Inter.
Su Tevez: "Non ho mai cambiato idea su Tevez. Galliani pensava di poterlo ottenere a delle condizioni che mi avrebbero fatto cambiare idea".
Su Balotelli: "Mi dispiace di doverlo dire, ma nel Milan è molto importante l'aspetto umano. Se lei mette una mela marcia nello spogliatoio, può infettare tutti gli altri. E' una persona che io non accetterei facesse mai parte dello spogliatoio del Milan".
Sulle dichiarazioni in relazione alla cessione di Thiago Silva e Ibrahimovic: "Su di loro cambiarono le situazioni, ci furono fatte offerte che ci avrebbero potuto portare in attivo. Non ritenendo che i due giocatori avrebbero potuto fare la differenza in assenza di tutti quelli che ci avevano lasciato, ho preso una decisione successiva, perchè non ritenevo che in tempi di crisi ci fosse qualcuno disposto a spendere certe cifre. I mancati acquisti? Non abbiamo trovato personaggi che facessero al caso nostro".
Sulla permanenza di El Shaarawy: "Posso garantire nella maniera più assoluta che abbiamo avuto la fortuna e la capacità di incontrare un campione con la personalità ricca che è già diventato simbolo del Milan. Com'è stato n passato per i vari Maldini e Baresi posso pensare che possa far parte della nostra storia futura. Non ci saranno possibilità che vada via. Neanche per 100 milioni? Non ci sarà nessuno che offrirà 100 milioni di euro, c'è una regola europea e non si può spendere più di quello che si incassa. Credo che per una giusta competizione, bisognerà che anche queste squadre si attengano a questa regola".
Su Guardiola: "Ho sempre desiderato portarlo al Milan, perchè non si può negare che il Barcellona negli ultimi due anni ha mostrato il miglior calcio. Poi lui ha deciso di fare uno stacco con il calcio, si è trasferito a New York. Andando avanti si sono fatte presenti delle società con amici di vecchia data di Guardiola e abbiamo giudicato di non potere avere delle chances, anche se lui mi ha detto che il Milan gli era simpatico, aveva ammirazione per me e stimava il lago di Como. Le percentuali che possa venire sono molto basse".