Berlusconi, scissione da 340 milioni nella holding dei tre figli più giovani
Tecnicamente è una scissione parziale proporzionale con cui H14 trasferisce una parte consistente del suo patrimonio (ma non la quota di Fininvest) in una nuova società che replica l’assetto proprietario. Quale è lo scopo di questa operazione di finanza straordinaria, la più rilevante degli ultimi anni nella galassia familiare al vertice del gruppo Fininvest? Sostanzialmente isolare dal resto del portafoglio la partecipazione in Fininvest e allo stesso tempo avere mano libera per alleanze con altri investitori nella nuova società, senza rischiare «contaminazione» esterna nel governo del Biscione. Tant’è che i tre manager in possesso di sfp (strumenti finanziari partecipativi, un surrogato delle azioni) concambieranno i loro titoli con sfp della nuova società.
«La scissione — è scritto nel progetto firmato da Luigi Berlusconi, riporta Corriere.it — nasce in attuazione di un progetto imprenditoriale avente l’obiettivo di separare gli investimenti caratteristici (cioè Fininvest e la partecipazione Lauro) — che rimarranno in capo alla società scissa entro il perimetro del medesimo nucleo familiare — dalle attività di investimento nei portafogli cosiddetti di private equity, hedge funds, digital e permanent capital trasferendole alla società beneficiaria». Questa manovra «potrebbe consentire in prospettiva l’ampliamento della base societaria» della nuova H14 che si porta dentro 340 milioni di patrimonio mentre nella «vecchia» resta un patrimonio netto contabile di 220 milioni. Lauro è una società (5 milioni il valore di bilancio) che ha da poco concluso la ristrutturazione di un complesso immobiliare di proprietà a Milano e sta affittando gli spazi; ad essa la H14 ha prestato una garanzia da 26,5 milioni.