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    Berlusconi ricoverato, Zangrillo: 'Risponde bene alle terapie, stiamo facendo del nostro meglio'

    Berlusconi ricoverato, Zangrillo: 'Risponde bene alle terapie, stiamo facendo del nostro meglio'

    "Sono sereno, perché stiamo facendo del nostro meglio". Così ha parlato di Silvio Berlusconi il professor Alberto Zangrillo, medico personale dell'ex premier e responsabile della terapia intensiva del San Raffaele di Milano, dove da mercoledì è ricoverato il patron del Monza ed ex presidente del Milan per un'infezione polmonare derivata da una leucemia mielomonocitica cronica. Ai cronisti fuori dalla struttura ospedaliera milanese, Zangrillo ha spiegato: "Sono sereno perché ho davanti un paziente che è anche un grande amico, per me non posso negarlo, c'è un grande coinvolgimento personale, ma è una persona che ci ha abituato a rispondere sempre al meglio e quindi anche davanti una patologia grave, in una situazione veramente difficile, lui sta rispondendo bene alle terapie", riporta SkyTg24.

    SIAMO AL LAVORO - "È evidente che stiamo parlando di un paziente che ha un'età che tutti conoscete, con una patologia e con una complicanza che sono state definite in un modo preciso. Da questo ne conseguono delle terapie mirate che seguono le linee guida, delle terapie che devono essere condivise sempre in medicina, quando si applicano le regole della medicina ufficiale, quindi terapie tese al raggiungimento di un obiettivo. Il nostro obiettivo è quello di poter raggiungere la risoluzione del quadro clinico patologico".

    NE' OTTIMISMO, NE' PESSIMISMO - "L'infezione polmonare è la complicanza di un quadro clinico patologico di altra natura che stiamo trattando nel modo migliore, cercando, come per tutti i nostri pazienti, di non lasciare nulla al caso. Ciò che si legge in questi giorni sono delle cose assolutamente fantasiose che non rispondono ad alcun criterio obiettivo a cui i medici seri si riferiscono, cioè soprattutto una conoscenza obiettiva del quadro clinico. Noi abbiamo una strategia terapeutica molto precisa per cui tutte quelle che sento sono fughe in avanti e fughe indietro, quindi il pessimismo e l'ottimismo, non rispondono a dei criteri di obiettività ai quali un medico serio è chiamato".

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