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  • Berlusconi, nessuno nega ciò che ha fatto per il Milan. Ma basta bugie

    Berlusconi, nessuno nega ciò che ha fatto per il Milan. Ma basta bugie

     

    Caro Direttore Jacobelli, sono un fedele lettore di calciomercato.com. Le scrivo una mail xche' non sono su twitter e quindi questo e' l'unico modo x poterLa raggiungere. Ho sempre apprezzato la sua competenza e la sua sobrieta' nell'esporre le sue argomentazioni (la seguo sempre anche in televisione su Telelombardia, Sportitalia ecc...).

    Dico pero' che purtroppo, causa (forse...) il suo odio personale (penso e credo x motivi di origine politica) nei confronti del nostro grandissimo Presidente, lei ultimamente abbia esagerato nei termini e nei contenuti dopo la dolorosa cessione di Thiago ed Ibra nell'attaccare Berlusconi.

    Porre addirittura 10 domande provocatorie (stile Repubblica, suo probabile (forse...) giornale di riferimento) l'ho trovata come l'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso della mia (e di tanti...) pazienza. Come mai le stesse domande non le ha fatte x esempio l'anno scorso quando Moratti ha venduto il 25 agosto 2011 il fenomenale Eto'o quando in numerose precedenti interviste aveva negato che sarebbe partito, prendendosi cosi' gioco dei tifosi neroazzurri che fino ad allora avevano rinnovato l'abbonamento credendo di andare a vedere il fenomenale Eto'o?

    La inviterei a non farsi trascinare dalla sua antipatia personale e politica nei confronti di Berlusconi. E' giusto che ovviamente ognuno abbia ed esponga le proprie opinioni pero' senza mai trascendere. Attendo una sua cortese risposta e l'occasione mi e' gradita x rinnovarLe la mia stima personale. Cordiali saluti.

    Alessandro Colombo, tifosissimo Milan

     

           Caro Colombo,

    innanzitutto grazie per l'attenzione di cui mi gratifica e, soprattutto, gratifica cm.com che, forte della sua considerazione e di quella dei milioni di visitatori che lo frequentano, del lavoro di una eccellente Redazione, sta vivendo una stagione di straordinari risultati. Lo testimoniano gli oltre 500 mila navigatori che, mediamente, ogni giorno in questo periodo vengono a trovarci in Rete.

    La rassicuro subito: l'odio è un sentimento a me sconosciuto, essendo congenitamente  incapace di odiare chicchessia nè, tantomeno, quando scrivo, mi lascio trascinare da simpatia o antipatie. Cerco di fare il mio mestiere, cioè raccontare i fatti e, quando voglio esprimere la mia opinione, la esprimo  nel rispetto di quelle altrui. Ho assunto l'incarico di direttore editoriale di cm.com il 1° marzo scorso e, quindi, per evidenti motivi, nell'estate 2011 non potevo scrivere di Eto'o, Inter e dintorni sul primo sito italiano di calciomercato.  Ma, all'epoca, dirigevo quotidiano.net e, siccome, per il poco che vale la mia opinione, ero convinto che l'Inter avesse compiuto un macroscopico errore cedendo il fuoriclasse africano, lo scrissi e lo dissi anche alle radio e alle tv che mi interpellavano. 

    Sono abituato a dire ciò che penso. La mia regola di vita è: meglio liberi che servi. Grazie a Dio e all'Editore, godo dell'autonomia necessaria per commentare in piena libertà gli argomenti ritenuti più interessanti per i Lettori. Tutto questo, senza avere la pretesa di possedere il dogma dell'infallibilità e ci mancherebbe, essendo perfettamente consapevole che il primo a sbagliare possa essere io. Peraltro, venendo al Milan, per un lungo periodo della mia carriera ('87-'94), quando facevo l'inviato del Corriere dello Sport-Stadio, ho avuto la fortuna e l'onore di seguire il primo settennato rossonero di Berlusconi: un'epopea memorabile, consegnata alla storia del calcio mondiale. Si obietterà: erano un altro Milan  e un altro Berlusconi. Tant'è.

    I meriti milanisti del Cavaliere nei 26 anni di gestione sono stati universalmente celebrati, sottolineati, esaltati.

    Ma, se Berlusconi tace dal 14 giugno scorso e non spiega ai tifosi del Milan perchè la sua società li abbia presi in giro su Thiago Silva e Ibrahimovic, è il caso di ricordarglielo.

    Se il suo braccio destro si sente in dovere di promettere di rimborsare gli abbonati presi per i fondelli, vuol dire che in Via Turati suonano le campane a martello e che lo strappo con milioni di sostenitori, preoccupa molto più di quanto le veline di Palazzo nascondano.

    Le risparmio la rivisitazione degli ultimi due mesi di panzane, dichiarazioni ufficiali di incedibilità di Thiago Silva e IBrahimovic, assegnazione della maglia n.10 allo svedese,  peana sull' "eroismo" di Berlusconi che il 14 giugnoi rifiuta le offerte del Psg  e bla bla bla perchè, da fedele navigatore di cm.com, le bastano pochi clic per ritrovare la cronaca fedele di questa sceneggiata mortificante per i sostenitori del club più titolato del mondo. 

     

    Le dieci domande di cm.com sono le stesse che, presumo, ogni tifoso rossonero e non solo, desiderebbe rivolgere al presidente onorario alla luce di quanto è successo e del silenzio assordante di chi, invece, è stato chiamato il Grande Comunicatore. Anche se, temo, abbia capito poco della potenza devastante di Internet, che non perdona chi racconta bugie. Un silenzio assordante che non può essere rotto con le recriminazioni fatte ad alta voce colloquiando ieri a Villa Certosa con la figlia Barbara ("Con tutti i soldi che ho speso per il Milan, ci mancava anche la class action dei tifosi", come ha raccontato stamane Giulio Mola sul Qs). Il problema - e il Cavaliere lo sa benissimo - non sono né i suoi meriti acclarati nè la montagna di denaro che in 26 anni ha speso per il Milan, ricevendone in cambio grandi successi sportivi e mietendo a suo tempo molti consensi, anche in ambito non calcistico. Il problema è che con i tifosi bisogna parlare chiaro, raccontare le cose come stanno, giocare a viso aperto, senza infingimenti. Perchè i tifosi, di qualunque squadra, meritano prima di tutto rispetto. 

    Se poi Berlusconi voglia rispondere o meno alle nostre dieci domande, questo è affar suo. Ognuno è libero di fare ciò che gli pare. I tifosi e i lettori giudicano.  

    Le auguro buona giornata.

     

    x.j.

     

                                                        

     

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