Un coup de theatre, come solo lui sa fare. Un videomessaggio postato su Facebook, il social network più diffuso in Italia, con la chiara intenzione di arrivare in maniera diretta e immediata ai cuori dei tifosi milanisti, delusi dall'ennesima stagione avara di soddisfazione. Silvio Berlusconi ha ammesso di voler vendere il Milan da oltre un anno, e su questo non c'erano dubbi, la novità è che vuole farlo a un gruppo italiano. Una dichiarazione spiazzante, soprendente, che sembra mandare al vento quanto costruito in questi mesi e quanto c'è ancora in piedi con i cinesi, ma che in realtà nasconde una strategia chiara, ben precisa. Il numero uno rossonero ha sempre considerato il 'comunicare' una priorità, nel Milan, nelle sue aziende, in politica. Con un discorso convincente sei a metà dell'opera, con le parole giuste puoi stimolare e condizionare le scelte chi ti ascolta. Fonti vicine alla Galatioto Sports Partner, parlano di grande sorpresa e una certa frustrazione. I cinesi non riescono a capire a che gioco voglia giocare il patron milanista, considerando la solidità del piano economico presentato. Semplice, Berlusconi vuole garanzie, non solo economiche. Vuole sedersi sul divano, una volta fatto tutto, e vedere in tv il Milan lottare alla pari di Real Madrid, Barcellona e Bayern. Vuole vederlo "di nuovo sul tetto del mondo", vuole che torni a essere "il club più titolato al mondo". Vuole un gruppo che, oltre ai soldi, sia disposto a mettere amore e passione nel nuovo progetto. Per intenderci, non vuole una figura come Thohir, che considera l'Inter un'azienda da far funzionare.