Come deve essere difficile per Silvio Berlusconi vivere nel calcio italiano di oggi. Per un presidente che, a detta di Adriano Galliani, "ha ritrovato per il Milan l’entusiasmo dei primi anni di gestione", e a testimoniarlo sono le frequenti visite a Milanello (foto acmilan.com), deve essere maledettamente complicato avere a che fare con l'austerità del pallone nostrano, con il fair play finanziario e con le ristrettezze desiderate dalla famiglia stessa, che per il calcio vuole spendere molto meno di un tempo. Anzi, che per il calcio non vorrebbe proprio più spendere un euro, avendo come obiettivo, e Barbara Berlusconi è stata chiarissima, quello dell'autogestione finanziaria totale da parte del club, che non dovrà più chiedere niente alla galassia Fininvest. BASTERANNO I CONSIGLI, SEPPUR ENTUSIASTI? - Il Berlusconi entusiasta dei primi anni di gestione rappresentò per il calcio italiano ed europeo quello che gli sceicchi, su altra scala, stanno rappresentando oggi: una montagna di denaro e dominio sul mercato, anche a costo di tenere dei Palloni d'Oro in panchina pur di toglierli alla concorrenza. Al Milan di oggi, che viaggia su ben altre coordinate, per tornare vincente basterà un Berlusconi entusiasta nella limitatezza del dispensare consigli guardando con la squadra i video delle partite?