Berlusconi e Galliani, visto? Lasciate in pace Allegri e il Milan rinasce
La goleada del Milan al Chievo è, prima di tutto, la vittoria personale di Massimiliano Allegri sulla società Milan, cioè su Berlusocni e Galliani. Questi, non più tardi di martedì scorso, dopo il 2-2 di Palermo, avevano messo sotto processo l'allenatore fra telefonate del Cavaliere, ira di Galliani, sconcertanti dichiarazioni del secondo rilasciate al sito gazzetta.it durante il volo di ritorno della squadra a Milano: "Ho messo a posto due o tre pedine e tutto è andato a posto". "Ho messo a posto?", ma chi è Galliani, il sostituto Allegri?
Al che ieri si è capito perchè l'allenatore del Milan, presentando la gara con i veronesi, si fosse premurato di affermare: "Se dovessi rigiocare la partita di Palermo, rifarei esattamente tutto ciò che ho fatto".
Così, suscitano tenerezza gli affettuosi elogi di Galliani post Chievo, in un bagno di melassa che non riesce a nascondere il nocciolo della questione: se Berlusconi e Galliani, dopo avere smantellato il Milan, dopo avere affidato ad Allegri un organico manifestamente più debole rispetto al precedente, la piantano di tenere l'allenatore sulla graticola e lo lasciano lavorare in pace, il Milan rinasce.
Allegri sa il fatto suo: ha commesso degli errori, ma, Palermo docet, è stato tanto bravo da correggerli dopo 45 minuti, rischiando addirittura di vincere. E, stasera con il Chievo, ha dimostrato di avere intravisto la luce in fondo al tunnel grazie a Montolivo, Bojan, Pazzini, all'incontenibile El Shaarawy.
Galliani dice ch, quando vede cinque mediani in campo, stamale. Pazienza. Allegrin ha il diritto di provare tutti i moduli che ritiene più opportuni per ricostruire una squadra che la sua dirigenza ha smantellato con un'operazione senza precedenti nella storia recente del Milan. E questo non bisogna dimenticarlo mai, anche adesso che i rossoneri hanno raccolto 7 punti nelle ultime 3 partite. Per merito loro e del loro allenatore. Il signore che in Via Turati hanno messo sulla graticola da tre mesi. Sottovalutando il fatto che Allegri sia fatto d'amianto.
Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com