Berardi è l'ultimo caso: quanto fa male dire no alla Juventus
Pietro Scognamiglio
Chissà se Mimmo si starà pentendo. Il "no" alla Juventus dell'estate 2016 ha innescato, inesorabile, l'involuzione di Domenico Berardi. Uno dei prospetti migliori del calcio italiano, perso però oggi in una dimensione di provincia fin troppo ovattata. Al Sassuolo l'attaccante calabrese avrebbe tutto per recitare da protagonista e realizzare i suoi desideri, visto che rifiutò il passaggio in bianconero proprio nel timore di diventare comparsa. In realtà Berardi sta vivendo adesso la sua peggiore stagione e (soprattutto) sembra aver perso la testa: dal 2013-'14, cioè da quando il Sassuolo è in Serie A, vanta il poco invidiabile record di attaccante più espulso del massimo campionato. Il talento resta fuori discussione, ma la convocazione per lo stage della nuova Nazionale sembra davvero l'ultima spinta per rimanere in carreggiata. A 24 anni, è dura rimediare a certe sbandate verso la mediocrità. Chi ha rifiutato la Juventus non ha mai fatto una buona scelta. Continua a leggere su ILBIANCONERO.COM