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    Berardi dà spettacolo in Europa: la Juve, l'Inter e i segreti sul suo futuro

    Berardi dà spettacolo in Europa: la Juve, l'Inter e i segreti sul suo futuro

    • Fabrizio Romano
    Europa o Italia che sia, non fa differenza. Domenico Berardi ha il passaporto del talento vero, uno che può giocare dove vuole, senza confini. A livelli altissimi. Da registrare sugli atteggiamenti e sui comportamenti, spesso e volentieri, il grande dubbio della Juventus per due anni prima di provare a riprenderlo nella scorsa estate come nello scorso giugno. Ma è stato Domenico a fare resistenza. Altre idee, altri piani e troppa voglia di giocarsi l’Europa col Sassuolo: mai avrebbe fatto uno sgarbo al club che lo ha cresciuto quando era nessuno. E che Europa, Domenico ci gioca da grande: prestazione sontuosa anche con la Stella Rossa dopo quelle col Lucerna. Ma cosa c’è nel suo futuro?
     
    TRA SASSUOLO, INTER E JUVEIl Sassuolo ha sempre dichiarato di voler tenere Berardi quest’estate e così farà, senza dubbi. Un patto che Domenico ha voluto rispettare, dopo il suo no secco alla Juventus che avrebbe portato 25 milioni nelle casse neroverdi. Ma attenzione, perché per giugno 2017 non ci sarà essuna priorità: la Juve dovrà giocarsela e convincere il giocatore se vorrà riprenderlo, senza corsie preferenziali dal Sassuolo, club con cui si mantengono ottimi rapporti eppure non ci sarà alcun documento scritto a favorire i bianconeri. E quindi il prezzo non sarà prefissato, dettaglio non da poco nel Sassuolo. Ma soprattutto l’Inter aveva in mente di prendere Berardi questa estate, le ha provate tutte, pur non trovando mai una sponda reale nel club del presidente Squinzi. Nella prossima estate sarà un altro discorso. Con il gruppo Suning che lo voleva da subito come italiano, gioiello forte e giovane da portare all’Inter anche per 30 milioni. Non c’è stato nulla da fare. L’anno prossimo cambierà musica?
     
    LE ALTRE IPOTESI – Ovviamente, al di là delle perle europee estive del primo Berardi stagionale, c’è un’annata intera di fronte. Domenico dovrà dimostrare di aver superato alcuni atteggiamenti mentali non all’altezza del suo talento e di poter essere più continuo di quanto sia stato negli ultimi anni. Resta un ’94, ancora giovane, ecco perché possono esserci tante altre piste. Se si muovesse il Milan, ad esempio? E’ sempre stato apprezzato, ma oggi è solo uno scenario, né un’idea né una trattativa. Dall’estero chi si è attivato seriamente è stato il Tottenham di Pochettino, sondaggio serio, di fronte ai 30 milioni di base però un rifiuto secco: troppi per Berardi. Ieri. Oggi sembrano già avere un senso diverso. E domani? Dipenderà da Domenico, corteggiatissimo talento italiano. A Sassuolo se lo godono. E il suo futuro non è più assolutamente scontato.
     

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