Evidentemente Rafa Benitez non aveva pensato al «Piccolo Principe» quando ha ordinato la rimozione delle foto del suo predecessore, José Mourinho, dalla Pinetina. Il protagonista dell'opera di Antonie Saint Exupery diceva: «Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi». E Mou, in un'intervista al Sunday Times, concorda con il principino: Benitez può togliere tutte le immagini che vuole, ma non potrà mai cancellare Mourinho dai cuori nerazzurri. Vecchie ruggini, risalenti ai tempi in cui entrambi allenavano in Inghilterra, ma anche due diverse filosofie: iconoclasta, lo spagnolo, tanto più che deve confrontarsi con un passato ingombrante; cultore dell’immagine (la sua in particolare), se non delle immagini, il portoghese.

«Non servono le immagini per amare una persona - afferma Mourinho - Io, ad esempio non vado in giro con le foto della mia famiglia nel portafoglio. Né le tengo sulla scrivania. Io porto i miei cari nel mio cuore. Quando ero all'Inter, ho tenuto le foto di Helenio Herrera e Roberto Mancini, miei predecessori, perché per me non era un problema. Ma se a lui danno fastidio le mie foto, non c'è problema. Chi è rimasto all'Inter ha un'ottimo rapporto con me e mi ricorda con affetto, non ha bisogno di foto perché mi porta nel cuore». E poi una frecciata diretta al tecnico nerazzurro: «Di certo non farà meglio di me. Di questo sono certissimo. Anche se vince la coppa intercontinentale... Si gioca in due partite, io ne ho sudate 13 per vincere la Champions. E se vince la Supercoppa Europea sarà la mia Supercoppa, non la sua». «Comunque auguro a Benitez di fare bene. Non perché gli voglio bene, infatti non gline voglio, ma perché allena la mia squadra. Allena l’Inter. Quindi gli auguro di portare l'Inter fino alla finale di Champions contro il Real. Questo il mio augurio per lui».