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Beneventomania: un punto per respirare e per dimostrare di essere ancora vivi
Per il modo in cui la Strega è arrivata a questo scontro diretto con vista sulla salvezza, il pari è senz'altro incoraggiante perché Viola e soci restano padroni del proprio destino e soprattutto perché hanno dimostrato di essere ancora vivi, cosa tutt'altro che scontata. Il rischio di precipitare c'era, così come era concreto il pericolo che il gruppo potesse sfaldarsi dopo l'episodio avvenuto alla vigilia del match. La lite, o per meglio dire, la rissa tra Pasquale Schiattarella e Roberto Insigne avrebbe potuto segnare il punto di non ritorno, invece la squadra ha saputo reagire, ritrovando la compattezza e la forza di reggere l'urto fino alla fine davanti all'assalto dello Spezia. Pur non riuscendo a garantire una produzione offensiva pari all’efficacia difensiva, il Benevento ha trovato almeno il modo per limitare i danni, rimanendo appaiato in classifica ai liguri (ma in svantaggio negli scontri diretti) e conservando un buon margine sulla zona rossa.
Ora, però, serve un cambio di passo. Mettere da parte le incomprensioni è necessario, così come evitare di alimentare le paure della squadra con dichiarazioni che non servono a nulla, se non a creare ulteriori tensioni (il riferimento è sempre alle parole settimanalmente riproposte da Inzaghi). Resettare e ripartire, possibilmente con una vittoria già sabato pomeriggio con la Fiorentina. Perché non si può pensare di arrivare in fondo muovendo la classifica con piccole scossettine settimanali. Serve necessariamente un successo, l'appuntamento con i tre punti non può più essere rinviato se si vuole chiudere a chiave nel cassetto il momento nero e riprendere a correre. Dopo la frenata, il Benevento ha bisogno di una sgommata giusta per riprendere la marcia e ritrovare in un solo colpo punti, energie e autostima.