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Beneventomania: tra veleni e rimpianti
Le moviole concordano: al Benevento manca un calcio di rigore e l'Inter avrebbe meritato di finire la partita in dieci. Episodi gravi, considerando soprattutto il fatto che l'episodio del mancato rosso a Gagliardini è avvenuto al 18' del primo tempo e che invece il fallo su Cataldi, che andava punito con un penalty sacrosanto, è stato commesso su Cataldi a inizio ripresa, con la gara ancora in perfetto equilibrio. È evidente, quindi, che questi errori di valutazione dell'arbitro e dei suoi assistenti hanno finito per indirizzare il risultato.
Se lo scatolone dei veleni è bello pieno, lo è altrettanto pure quello dei rimpianti. Perché, al netto delle decisioni arbitrali, il Benevento avrebbe comunque potuto forzare il trend che lo vede puntualmente sconfitto in campo avverso. A San Siro, la truppa di De Zerbi ha fatto la voce grossa: si è vista una squadra rodata, frenetica, affamata, capace di far correre a vuoto l'Inter e di spaventare i nerazzurri a più riprese. Sì è vista l'impronta della Strega, la seduzione di una squadra tenace, che resta irriducibilmente aggrappata al sogno dell'impresa. Sorprende, però, che a fronte di un volume di gioco così importante, non sia maturato lo straccio di un gol. Spesso, la truppa sannita si è fermata all'ultimo passaggio, alla conclusione forzata. Peccato, peccato davvero.