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Beneventomania: prudenza e vecchia guardia, così la Strega ha ritrovato se stessa
La sconfitta con lo Spezia almeno ha fatto capire a Inzaghi che era arrivato il momento di cambiare. Anzi, di fare un bel dietrofront per ritrovare quella squadra capace di giocare, di combattere con ardore, di interpretare la partita con intelligenza e leggerne al meglio le fasi. Quella formazione prudente ma pure intraprendente, aggressiva ma anche equilibrata. A Firenze si è rivisto tutto questo e non è un caso che sia arrivata la seconda vittoria stagionale in trasferta. Certo, il compito è stato agevolato da una Fiorentina in profonda crisi d'identità, ma stavolta il Benevento ha svolto bene il suo lavoro, sistemandosi pazientemente in trincea, per poi colpire non appena si è presentata l'occasione giusta.
Ha ritrovato il suo spirito la Strega e lo ha fatto anche grazie alla vecchia guardia, a quella formula dell'usato sicuro a cui ogni tanto bisognerebbe affidarsi. L'ha fatto Inzaghi, più per necessità che per scelta, ma intanto ha ricavato risposte entusiasmanti. Nell'undici iniziale c'erano solo due volti nuovi: Glik e Ionita. Per il resto, in campo c'erano i trascinatori della passata stagione, compreso chi in questo avvio di campionato era rimasto misteriosamente in disparte. Il riferimento è a Hetemaj che ieri ha giocato la sua seconda partita da titolare e che è stato il padrone assoluto del centrocampo, ma il discorso vale pure per Barba e Improta che, per motivi diversi, di spazio dal primo minuto non è che ne abbiano avuto molto. La partita di Firenze ha certificato che si potrà fare affidamento anche su di loro.