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    Beneventomania: andarci vicino conta solo a bocce

    Beneventomania: andarci vicino conta solo a bocce

    • Massimiliano Mogavero
    Riprende la lenta, ma inesorabile, discesa verso gli inferi del Benevento. Un via crucis che il miracoloso pari raccolto la settimana scorsa con il Milan sembrava aver interrotto, ma che puntualmente è tornata a esser tale con un'altra tappa amara, quella di Udine. Là dove i giallorossi franano di nuovo, cadono per la quindicesima volta in campionato, allontanandosi ulteriormente dalla zona salvezza. Evidentemente, quel tuffo disperato di Brignoli è stata solo un'illusione, un abbaglio collettivo che aveva alimentato la speranza di poter scrivere un capitolo diverso al romanzo di questa stagione. Ma il calcio è così: racconta verità e bugie, si diverte a regalare illusioni per poi lasciare tutti sconsolati la volta successiva.

    È ciò che è accaduto al Benevento, a cui non è servito nemmeno un episodio favorevole per invertire il trend di un'annata incredibilmente avara di soddisfazioni. Niente da fare, nemmeno il colpo di genio del proprio portiere è riuscito a destare questa squadra dal torpore. Tutt'altro, perché a Udine si è rivista una formazione in balia del vento e degli eventi, che oltre a dover fare i conti con limiti tecnici, tattici e caratteriali, deve aver pure smarrito la capacità di analisi e autocritica.

    Sì, perché non si può recriminare per le tante occasioni avute a risultato praticamente già acquisito; non ci si può rammaricare per un predominio territoriale nemmeno così netto se poi si è incapaci di trasformarlo in pericolosità offensiva; non si può maledire la cattiva sorte se nei momenti decisivi delle partite non si è in grado di prendere il comando delle operazioni e se in quelli critici si assume un atteggiamento passivo e dimesso. Non ci si può nemmeno aggrappare ai numeri, alle statistiche, ai dati, almeno non di fronte alla quindicesima sconfitta rimediata in 16 giornate e a una classifica che più tormentata non potrebbe essere. Andarci vicino conta solo a bocce, questo dovrebbe esser chiaro a dirigenti, allenatori e giocatori. Nel calcio servono i punti e di quelli, purtroppo, il Benevento ne ha conquistato solo uno, in maniera peraltro rocambolesca. Il resto sono chiacchiere.

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