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In Serie A è un altro Dybala: la Juve soffre, ma cala il poker a Benevento
Allegri opta per il turn-over in vista del match di ritorno di Champions League col Real Madrid, concedendo un turno di riposo a Buffon, De Sciglio, Chiellini, Khedira e inizialmente a Douglas Costa e Higuain; il Benevento risponde col solito 4-3-3 con Guilherme e Brignola a sostegno di Diabaté, col compito di limitare le iniziative bianconere ma anche di offendere la formazione campione d'Italia. Dopo i primi squilli di Mandzukic (che si vede annullare un gol per fallo di mano) e Cuadrado, la Juve passa al 16° col sinistro telecomandato della Joya, desideroso di riscattare l'opaca prova col Real, condita da un'espulsione. Il Benevento, nonostante l'ultimo posto in classifica, non resta a guardare e pareggia clamorosamente 8' più tardi, con Diabaté che raccoglie sul secondo palo il tiro-cross di Guilherme dopo il miracolo di Szczesny su Viola. I bianconeri faticano ad alzare i ritmi e devono ringraziare l'ingenuità di Djimsiti, che aggancia in area in pieno recupero Pjanic e costringe l'arbitro Pasqua, con l'ausilio del Var, ad accordare il penalty poi trasformato da Dybala.
L'inizio di ripresa della Juve è soporifero e gli sforzi del Benevento sono premiati dalla doppietta di Diabaté, che al 51° raccoglie un corner dalla sinistra, sovrasta Benatia e inchioda nuovamente Szczesny. Un gol che dà coraggio ai campani, che sfiorano persino il sorpasso con Guilherme, prima di arrendersi alla maggiore qualità della panchina di Allegri, che manda in campo Douglas Costa e Higuain e la vince col secondo rigore realizzato da Dybala (fallo su Higuain) e il capolavoro dell'ex Bayern dalla distanza. La Juve torna a vincere in trasferta dopo il mezzo passo falso sul campo della Spal e aggiunge un altro tassello in ottica scudetto, il Benevento incassa gli applausi ma anche la 26esima sconfitta su 31 partite e vede la Serie B sempre più vicina.