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    Benevento, De Zerbi: 'Che colpi a gennaio, Brignola...'

    Benevento, De Zerbi: 'Che colpi a gennaio, Brignola...'

    L'allenatore del Benevento, Roberto De Zerbi ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Ci saremmo salvati se avessimo iniziato il campionato con l'organico allestito al mercato di gennaio? È tutto da dimostrare, però sarebbe cambiato tanto, considerati i rinforzi arrivati. Gli allenatori incidono su un gruppo, ma dipendono dalla qualità dei calciatori. Abbiamo preso giocatori di esperienza e di notevole livello morale, sono fiero di loro. Certo, poi, bisogna formare un tutt’uno con aspetto tattico e temperamentale. Ho rilevato un Benevento che aveva paura di vincere. Ho cercato soprattutto di trasmettere coraggio. A Foggia puntavamo sul mercato giocatori che sapessero che il pallone ha 'temperature' differenti: sì, in certi stadi scotta di più. Sandro e Sagna, su tutti. Diabatè, che vanta un curriculum di goleador vero, è stato un colpo del presidente. Djuricic e Guilherme hanno tanta qualità, ma pure Billong, Tosca e Puggioni hanno portato valori importanti".

    "Zeman è un grande maestro, la sua conoscenza di calcio resta unica. Ma, rispetto alla mia idea, il suo gioco è più verticale ed è codificato. Io preferisco far tenere quanto più è possibile la palla tra i piedi dei miei calciatori. Io e Zeman siamo agli opposti. Tento di capire quale è la strada migliore per arrivare al risultato. Ma non sono certo il depositario della verità". 

    "Da giocatore ho avuto come allenatore Pasquale Marino, col quale ho lavorato nel 2003. Già allora, era avanti di molti anni rispetto ai suoi colleghi, proponeva qualcosa di nuovo. Stimo Guardiola, che è di un’altra categoria, il più geniale: il Bayern del suo secondo anno è stata la massima espressione di calcio, in assoluto. E poi Bielsa, Gasperini, Tuchel, Luis Enrique, Paulo Sousa, che ho votato per la Panchina d’oro, Spalletti, Sarri e Giampaolo ma anche Favre, Schimdt e Nagelsmann. Come squadra, il Napoli sta proponendo il gioco più bello degli ultimi anni. E apprezzo anche la Lazio: è difficile preparare la partita in fase difensiva contro la formazione di Inzaghi, non sai mai dove andare a prenderli, sono abili a giocare in spazi diversi". 

    "A Foggia ho perso la finale per la B. Arrivai che c’erano 3.000 spettatori allo 'Zaccheria'; vinta la Coppa Italia, nella finale playoff col Pisa, dopo aver sbagliato la gara d’andata, avevamo 30.000 persone allo stadio e 70.000 richieste di biglietti. Di Allegri non si dice che ha perso le finali. E Sarri, se arriva secondo dopo aver lottato sino in fondo con la Juve, per me, è come se avesse vinto". 

    "Brignola, con la sua spensieratezza, è travolgente. E poi Cataldi. Deve trovare più convinzione nei suoi mezzi e assumersi la responsabilità di certe giocate. Quando mi piace un giocatore cerco di farlo sentire importante. Mia moglie dice che non l’ho mai corteggiata come faccio con un obiettivo di mercato. A gennaio, quando contattavo Guilherme per venire da noi, sarei stato capace di convincerlo che a Benevento c’è il mare". 

    "Ct dell'Italia? Considero Di Biagio all’altezza. Poi Mancini, Ancelotti e Conte, con diversi progetti, sarebbero comunque commissari tecnici ideali". 

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