Bendtner:| Gioco delle coppie alla Juventus
Assist e colpi di testa: il danese della Juve si scopre utile, così Conte sa di avere una soluzione in più per l'attacco.
Ora c'è anche Bendtner nel gioco delle coppie.
Da Catania la Juve è tornata con la consapevolezza di avere un attaccante in più. Nicklas Bendtner, fino a domenica oggetto misterioso, ha giocato da titolare e senza fare nulla di clamoroso ha dimostrato di avere alcune qualità preziose per la Juve. E adesso anche il danese entra nel tradizionale ballottaggio delle punte, ossia quel simpatico giochino che tanto va di moda da un anno e mezzo a Vinovo: «Trova la coppia giusta». Perché tutti sperano legittimamente di scendere in campo da titolari, ma le maglie sono due. E le decisioni di Antonio Conte non sono mai scontate.
L'ariete Adesso che il danese sta perfezionando l'inserimento nei meccanismi della squadra, l'allenatore bianconero sa di poter disporre di un'arma in più. A prescindere dal valore tecnico e dai gol che Bendtner potrà segnare, si tratta di una variante tattica importante perché Nicklas aggiunge esattamente quello che manca all'attacco bianconero. Bendtner ha nel gioco aereo una delle sue qualità principali e poi, come ha dimostrato a Catania, sa far salire la squadra e giocare di sponda per i compagni: caratteristica fondamentale nella manovra di Conte. Naturalmente vuole segnare, ma non è egoista e domenica si è distinto più per gli assist (uno per Vucinic, con palla solo da spingere in porta, e uno per Giovinco, intercettato dal portiere) che per i tiri (prevalentemente imprecisi e molli, soprattutto in occasione del gol di Vidal nato proprio da una debole conclusione del danese a pochi passi da Andujar). Conte ha a disposizione un ariete (Bendtner), un gran tiratore (Quagliarella), un finalizzatore (Matri), un dribblomane (Giovinco) oltre a Vucinic che è di tutto un po'. Come già accaduto l'anno scorso, il tecnico sceglierà di volta in volta la coppia che più lo convince. La sua predilezione va al duo Vucinic-Giovinco, ma finora si è affidato anche a Matri-Giovinco, Vucinic-Quagliarella, Quagliarella-Giovinco, Matri-Vucinic, Bendtner-Vucinic.
L'alternanza La varietà di soluzioni non manca. Poi, però, è meglio che segnino i centrocampisti perché le punte si sbattono, fanno un gran lavoro per la squadra, aprono spazi, ma di gol ne realizzano pochini. Sarebbe ingeneroso il paragone con l'attacco dell'Inter, il cui gioco prevede che le punte si occupino quasi solo di far valere la loro classe in area e poi si sa che nella Juve a turno segnano tutti (già 13 marcatori stagionali, 12 in campionato). Ma ci sono partite in cui serve l'acuto dell'attaccante, il lavoro dello specialista che tira fuori il gol dalla spazzatura e risolve la situazione. Non è facile trovare la forma giocando saltuariamente e questo aspetto era già stato trattato l'anno scorso, ma Conte non ha intenzione di cambiare le linee guida della sua gestione dell'attacco. Nella speranza che a turno tutti si rendano utili. E naturalmente che segnino: magari pochi gol, ma pesanti.