Certo il calcio è proprio strano. L’anno scorso, dopo 3 giornate, ai primi posti della classifica dei cannonieri c’erano solo bomber veri. Dybala e Icardi erano al comando con 5 gol, dietro Immobile a 4, poi Quagliarella e Thereau a 3. Di questi attaccanti oggi si fatica trovare le tracce. Dybala non solo non ancora ha segnato ma in due partite su tre è andato in panchina; Icardi è ancora a 0 gol, come Thereau che non ha giocato nemmeno un minuto; Immobile è fermo a una rete, lo stesso si dica di Quagliarella anche se, nel suo caso, quell’unica rete è stata un capovaloro. Non solo. Per ora non ha fatto gol nemmeno tale Cristiano Ronaldo che nel Real aveva tenuto una media superiore a 1 rete a partita e a quota 0 è rimasto anche Higuain. Ha segnato un solo gol Dzeko (pur straordinario) e un solo gol Simeone (ma nel suo caso le partite sono due, la Fiorentina deve recuperare la partita di Marassi contro la Samp). Strano, non c’è dubbio. Ma strano il doppio se si guarda chi c’è ora ai vertici della classifica. Al primo posto, con 3 gol, un centrocampista come Benassi (la rete all’Udinese è da applausi) e un debuttante come Piatek. Con 2 gol, Gomez, Pavoletti, Mandzukic e Perisic (e ci può stare), ma anche Zielinski (4 gol in tutto il campionato scorso), Defrel (appena 1 nella Roma), Berardi (4), De Paul (4) e Boateng (giocava in Germania, nell’Eintracht, e ne ha fatti 6). Si tratta di una anomalia che forse presto sparirà, perché Cristiano tornerà al gol, il Pipita lo stesso e anche Icardi ripartirà. Ma intanto Benassi e Piatek se la godono. Per ora sono la novità dei gol della Serie A.