Getty Images
Belotti non è più incedibile per il Toro: Cairo fissa il prezzo
CAIRO E JURIC APRONO ALLA CESSIONE - Juric non ha chiuso le porte a Belotti, ma ha lasciato intendere che il futuro prossimo del Torino potrebbe essere senza il Gallo ed è indicativo anche il fatto che, quando ha fatto i nomi di alcuni dei giocatori che considera i leader della squadra, non abbia citato l'attuale capitano. Alle dichiarazioni del tecnico hanno fatto seguito quelle simili, sugli stessi toni, di Urbano Cairo: a differenza di quanto accaduto in passato, infatti, il presidente granata non ha blindato il proprio centravanti escludendo categoricamente una sua cessione. Anzi, ha lasciato intendere lui stesso che, dopo sei anni, l’avventura al Toro di Belotti potrebbe essere giunta al temine: un segnale chiaro riguardo al futuro del calciatore.
DECISIONE DOPO L'EUROPEO - Dopo la finale dell’Europeo di domenica il centravanti, a cui spetta l’ultima parola, dovrà comunicare la propria volontà al tecnico e ai dirigenti granata: restare e rinnovare il contratto in scadenza nel 2022 o andare via. In questi mesi Belotti ha riflettuto molto sul suo futuro, ha confrontato le proprie ambizioni con quelle del club, valutato i progetti e le promesse, anche quelle non mantenute negli ultimi anni che hanno portato la squadra che per due stagioni consecutive a ritrovarsi a dover lottare per la salvezza fino alle battute conclusive del campionato.
IL PREZZO - L’attaccante piace infatti a José Mourinho, che lo avrebbe voluto al Tottenham lo scorso anno e lo accoglierebbe volentieri alla Roma adesso, ma ha degli estimatori anche all’estero: l’Arsenal su tutti. Cairo ha fissato il prezzo del cartellino di Belotti a 35 milioni di euro (una cifra ben distante da quella che chiedeva qualche anno fa o dai 100 milioni della clausola rescissoria) e per il momento non sembra intenzionato a fare sconti.