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Belotti lavora per la Juve e per il futuro, il Torino per non essere più 'Gallo dipendente'
NON PIU’ BELOTTI DIPENDENTI – La voglia di rivalsa del “Gallo”, dopo questi mesi difficili, sarà sicuramente alta. Ma al suo ritorno Belotti non troverà più un Torino che veniva trascinato dalle giocate del suo capitano e contava sul suo contributo in maniera essenziale. La squadra granata infatti, in questa prima parte di campionato è stata plasmata da Ivan Juric, arrivato sulla panchina torinese nella scorsa estate. Il tecnico ha trovato una quadratura ottimale per la sua squadra, e cosa più importante, ha saputo farlo riuscendo a rinunciare (anche se per necessità) al suo giocatore chiave. Certo, l’apporto offensivo degli attaccanti del Torino è ancora limitato: Sanabria infatti, che ha preso le redini dell’attacco vista l’assenza di Belotti, ha totalizzato 5 gol e 1 assist in 21 partite. Dall’altro lato però, Juric ha saputo ridare alla squadra un equilibrio e una solidità difensiva che da anni erano il punto debole del Toro: dopo 22 partite giocate infatti i granata possono vantare la terza miglior difesa del campionato assieme alla Juventus con sole 21 reti subite. In aggiunta a questo fattore, anche quest’anno l’allenatore croato ha saputo mettere in risalto alcuni dei talenti più giovani e di maggior prospettiva all’interno della sua rosa, come già successo nelle passate stagioni quando sedeva sulla panchina del Verona. A trarne benefici quest’anno sono stati giocatori come Singo, Pobega e Brekalo, autori di una stagione fin qui positiva sotto tutti gli aspetti.
CONTRATTO IN SCADENZA – La situazione legata al campo però non è l’unica che potrebbe incidere nella riconquista del posto da titolare del capitano del Toro. La scadenza del contratto di Belotti è ormai a soli sei mesi di distanza, con diversi club alla finestra a monitorare la situazione, e diverse proposte di rinnovo ormai declinate. Proprio il presidente Cairo, sulla questione si era espresso dichiarando “Non penso voglia firmare, non posso costringerlo” dopo aver presentato al “Gallo” e al suo entourage un’offerta importante, seguita dall’ennesimo rifiuto. Nonostante l’avventura in granata sembri ormai agli sgoccioli però, il numero 9 vuole essere protagonista anche di questo nuovo Torino, dopo aver trascinato per anni la squadra in stagioni difficili caratterizzate da continue lotte per la salvezza, e scalpita per assaporare nuovamente il gusto del campo in quella che, almeno fino a giugno, è ancora la sua casa.