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    Belotti e Cairo, è botta e risposta sul futuro. Il Milan ci spera, il punto

    Belotti e Cairo, è botta e risposta sul futuro. Il Milan ci spera, il punto

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    Il futuro è adesso. Archiviato l'ultimo match casalingo di un campionato fra troppi alti e bassi e all'insegna dei rimpianti per non aver partecipato alla lotta per l'Europa nonostante gli ingenti investimenti estivi della proprietà, il Torino si trova a dover fare nuovamente i conti con la questione Belotti. Tornato al gol dopo 6 partite di astinenza, il capitano granata è riuscito a raggiungere la doppia cifra anche in una stagione contraddistinta dai molti infortuni e da altrettanti passaggi a vuoto, ma le prossime settimane saranno determinanti per conoscere il suo futuro. Dal patron Urbano Cairo sono sempre arrivate forti rassicurazioni all'ambiente sul fatto che il centravanti bergamasco resterà anche stavolta, resistendo al richiamo di approdare al Milan, la squadra per cui ha sempre fatto il tifo.

    BOTTA E RISPOSTA - Ma, a stagione agli sgoccioli, sarà tempo di confrontarsi nuovamente sull'argomento, a dispetto di un contratto rinnovato la scorsa estate fino al 2021, e il botta e risposta andato in scena tra Belotti e Cairo nel post-partita del match con la Spal lascia aperto più di uno spiraglio per un possibile ritorno alla carica dei rossoneri, alla ricerca di un bomber da 15-20 gol per la prossima stagione. "Io sto bene al Toro e ho un contratto con il club. Quest’anno dovevamo andare in Europa, potevamo farlo. Lavoreremo per rifarci. Futuro? Ripeto, io sono qui, poi se Cairo decide diversamente… Dipende da lui e da cosa vuole fare", la stoccata del Gallo al proprio presidente ai microfoni di Sky Sport. Parata e risposta immediata quella dell'imprenditore alessandrino: "Tutti i miei giocatori vorrei che restassero e Belotti a maggior ragione, se lui è contento come mi dite e come sono sicuro che sia mi fa molto piacere. Tira molla già chiuso prima che inizi? Io non ho parlato con nessuno, tantomeno con il Milan, la partenza di Belotti non è un tema. Se poi l’attaccante è felice di restare, ripeto, io lo sono ancora di più".

    CESSIONE NECESSARIA? - Parole di circostanza, che celano però l'inquietudine di chi si rende conto di quanto sia delicato l'argomento, soprattutto agli occhi dei tifosi del Torino. Nessuno vuole prendersi l'eventuale responsabilità di un'eventuale decisione che farebbe male ai supporters granata. Lo scorso anno Belotti non ha mai forzato la mano di Cairo per andare al Milan, nonostante l'interesse di Mirabelli e Fassone fosse molto concreto. Non ha chiesto la cessione e come ricompensa ha ottenuto l'allungamento del contratto con un importante adeguamento economico, ma tra qualche settimana la situazione potrebbe regalare aggiornamenti. La campagna acquisti della passata stagione voluta da Mihajlovic (36 milioni di euro investiti, considerando il riscatto obbligatorio di Niang, ndr) e la mancata qualificazione all'Europa League peseranno sul bilancio dei granata, che potrebbero vedersi "costretti" a cedere un pezzo da 90 per mettere i conti in sicurezza. Il Milan c'è, in attesa del pronunciamento ufficiale della Uefa sulle sanzioni in tema di Fair Play Finanziere e di capire quale budget avrà a disposizione per il mercato.

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