Roma, l'assist di Mourinho per Belotti: lo voleva al Tottenham, come cambia il futuro di Dzeko
Francesco Balzani
A metà settembre 2020, che poi è appena 7 mesi e mezzo fa, un pezzo di calcio era diverso: sulla panchina del Torino c'era Giampaolo, su quella del Tottenham Mourinho e la Roma dava per fatto l'addio di Dzeko. C'era qualcosa in comune che legava i tre club però: la voglia di prendere Andrea Belotti. I giallorossi ci avevano provato timidamente, ben oltre era andato il Tottenham su precisa richiesta delloSpecial One, che ne ammira le doti da combattente e lo aveva messo tra i primi nomi della lista della spesa. Per il Gallo erano stati proposti 50 milioni con la formula del prestito con diritto di riscatto, ma Cairo aveva detto no. Oggi, come abbiamo detto, molte cose sono cambiate. Il Toro rischia ancora la retrocessione, Belotti è in scadenza nel 2022 e la Roma lo cerca da tempo perché pure a Tiago Pinto non dispiaceva affatto. IL CANTO DI MOU - L'arrivo di Mourinho potrebbe accelerare il tutto e far cantare il Gallo dalle parti di Trigoria, dove potrebbe comunque restare Dzeko, magari a fargli da chioccia nel suo ultimo anno romano. La valutazione non è più di 50 milioni, ma poco più della metà. Lo stipendio è ampiamente alla portata (pronti 3,5 milioni a stagione più bonus) La concorrenza c'è ma il fattore Mou può spostare seriamente gli equilibri e portare Belotti in giallorosso. L'alternativa Vlahovic resta sullo sfondo ma il cartellino del serbo sta lievitando troppo. Occhio poi alle sorprese in pieno stile Friedkin, perché pure Icardi potrebbe strizzare l'occhio allo Special One.