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Beffa Inter, il sorteggio-bis regala l'armata Liverpool. Ma per Klopp c'è l'incognita Coppa d'Africa
FORMAZIONE DI STELLE - Presentare una squadra ricca di talento come quella degli inglesi sarebbe un esercizio quasi superfluo, la completezza della rosa del Liverpool è sotto gli occhi di tutti per i nomi e per i risultati che ottiene in tutte le competizioni: in Premier League prosegue il testa a testa con il Manchester City in vetta alla classifica (ora Guardiola avanti di un punto), in Champions ha dominato il girone vincendo tutte e sei le partite, ultima quella a San Siro che ha portato all'eliminazione del Milan, relegando la squadra di Pioli all'ultimo posto. 4-3-3 e 4-2-3-1 restano i moduli di riferimento e se la difesa è più blindata (Alisson tra i pali, Alexander-Arnold e Robertson sulle fasce, Van Dijk e Matip al centro), dal centrocampo in su Klopp può sbizzarrirsi: Fabinho, Henderson, Thiago, Milner, Keita e Oxlade-Chamberlain sono una batteria di lusso a centrocampo, ma fa ancora più impressione l'attacco che ha in Salah, Mané, Jota e Firmino i suoi assi, con riserve di livello come Origi (mattatore del Diavolo) e Minamino. La reale novità, è l'inserimento graduale da parte di Klopp di diversi giovani di talento che hanno saputo ben figurare anche ad alti livelli: gli esempi più fulgidi sono Neco Williams sulla corsia destra difensiva e Tyler Morton, promessa dei Reds in mezzo al campo.
INCOGNITA COPPA D'AFRICA - Una corazzata in piena regola, ma con una grande incognita che può pesare sul cammino del Liverpool: la Coppa d'Africa. I Reds perderanno a gennaio per la competizione Keita (Guinea) ma se il centrocampista è più facilmente sostituibile, hanno un altro peso specifico le partenze di Mané (Senegal) e Salah (Egitto): i due giocatori più decisivi, le due frecce più pericolose nella faretra di Klopp rischiano di restare fuori per un mese. Se è vero che comunque l'andata degli ottavi (tra il 15 e il 22 febbraio, ritorno tra l'8 e il 16 marzo) è successiva alla chiusura della Coppa d'Africa (finale il 6 febbraio), è anche vero che questa toglie storicamente energie preziose agli interpreti che la disputano, un dettaglio che può rivelarsi un fattore chiave in un doppio confronto dentro/fuori, specie contro un avversario come l'Inter che non perderà invece giocatori per la Coppa d'Africa.
I PRECEDENTI - Pensieri nella testa di Klopp in vista di un doppio confronto che sarà utile anche per rompere il bilancio perfetto che regna tra Liverpool e Inter nelle competizioni europee. Quattro i precedenti: le prime due sfide fanno riferimento alla Coppa dei Campioni 1964/65 e che vide trionfare i nerazzurri in semifinale (3-1 per i Reds ad Anfield, 3-0 per l'Inter a Milano) per poi volare a vincere l'edizione contro il Benfica; le seconde due sfide riguardano la Champions 2007/08, con il Liverpool che eliminò l'Inter agli ottavi vincendo 2-0 in Inghilterra e 1-0 a Milano, con Fernando Torres mattatore della squadra di Mancini al ritorno.