Beffa Inter, ecco perché anche Suning dovrà fare i conti con le sanzioni UEFA
Secondo le ultime norme previste dal FPF, il cambio di proprietà da parte di una società comporta la possibilità, per i nuovi proprietari, di sforare il pareggio di bilancio e di spingersi verso un deficit le cui cifre sono contenuto nel cosiddetto "Welcome Pack".
In sostanza, la UEFA consentirebbe ai nuovi proprietari di chiudere per 3 anni con un deficit di 50 milioni, poi 40 e poi 30 milioni, senza incappare in alcun genere di sanzioni.
Ma purtroppo per i tifosi, l'Inter non potrà beneficiare di questa norma.
Come scritto tra gli articoli del FPF, il Welcome Pack non scatta per le società che nell'arco dei 3 anni precedenti hanno stipulato stipulato con la Uefa il cosiddetto "Settlement agreement", che consiste nell'indicazione, tramite piano di gestione finanziaria del club, di come la società intende rientrare nei paletti del FPF nei 3 anni successivi.
Resta dunque la necessità, da parte dell'Inter, di fare cassa per almeno quei 50 milioni indicati da Thohir al termine della stagione, che consentirebbero all'Inter di rientrare nei paletti UEFA.
Un altro tema indicato spesso è la possibilità che Suning intervenga con un rapporto di partnership commerciale, magari marchiando le maglie dell'Inter e, di fatto, intervenendo come main sponsor della squadra. L'opzione è da una parte realizzabile, ma dall'altra non potrebbe coprire il disavanzo della società nerazzurra, in quanto i termini economici della sponsorizzazione, secondo lo stesso FPF, non possono superare di un terzo l'intero monte ricavi, e la cifra pattuita per la sponsorship deve risultare di mercato.
Suning dunque potrebbe sponsorizzare l'Inter, ma la parte che la UEFA riconoscerebbe come legittima sarebbe solo quella congrua in linea con il valore delle sponsorship nel mercato di riferimento, ossia l'Italia.
Dunque, l'Inter cosa può fare? Vendere 2-3 pezzi pregiati e rientrare nei 50 milioni indicati dall'ex patron Thohir? Non proprio. Stando alla...CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE E PER COMMENTARE