Le offerte non gli mancano: dagli Stati Uniti, ma anche dall'Inghilterra dove sarebbero diverse le panchine, anche prestigiose, pronte ad offrirgli un ruolo di manager se decidesse di fare il gran passo. Ma David Beckham non ha alcuna intenzione di allenare. "Se lo farò sarà solo per tirare su i ragazzini della mia scuola calcio o di qualche settore giovanile", ha tagliato corto Beckham nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Melbourne a margine di un'amichevole tra i Los Angeles Galaxy e una squadra locale, il Victory.

"Lo so che tutti vorrebbero sapere che cosa farò, ma io non sono ancora in grado di dirlo - ha raccontato Beckham -. Di una cosa tuttavia sono certo. Non so come facciano gli allenatori a sopportare le sconfitte, se fossi stato in Capello dopo il 4-1 subito dalla Germania al Mondiale avrei dato di matto. Se devo allenare lo devo fare in un ambiente che non sia esasperato dall'agonismo. Ma stare in panchina non mi ha mai interessato molto".

Beckham, 36 e reduce dalla vittoria con i Galaxy nel titolo americano, pensa anche alle Olimpiadi: "C'è tempo, ma sarebbe una grande soddisfazione, sarebbe una cosa in più". D'altronde proprio Beckham era stato tra i personaggi che a Pechino avevano illustrato la candidatura di Londra 2012 nel corso della cerimonia di chiusura.

Al momento il futuro è in campo: "Ci sono delle offerte, alcune delle quali eccellenti; passerò Natale in famiglia e poi deciderò".