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    Bayern, Ancelotti: 'La Juve ha tutto per vincere la Champions. Milan? Ecco cosa perde senza Berlusconi...'

    Bayern, Ancelotti: 'La Juve ha tutto per vincere la Champions. Milan? Ecco cosa perde senza Berlusconi...'

    Riparte domani la Bundesliga dopo la sosta invernale col Bayern Monaco di Carlo Ancelotti impegnato contro il Friburgo. Il tecnico bianconero ha concesso un'intervista a La Stampa e ha parlato di come sta procedendo la sua prima stagione in Germania.

    Sulla pausa: "Affrontare una sosta prolungata rispetto al passato non rappresenta un problema. Anzi. I giocatori hanno la possibilità di godere di un periodo di riposo più lungo dopo gli sforzi della prima parte della stagione. E poi si può programmare una mini preparazione per essere pronti nella seconda fase".

    Un'idea proponibile anche per l'Italia? "In generale, credo che ridurre il numero delle partite nel periodo invernale possa incidere sulla qualità. Migliorandola".

    Sui primi 6 mesi al Bayern: "Difficoltà? Le solite di quando si arriva in un nuovo ambiente. Imparare a conoscere le persone che lavorano con te. Niente di nuovo, ci sono abituato".

    Sul dopo Guardiola: "Essere arrivato dopo di lui è stato un vantaggio perché ho trovato una squadra formidabile nel possesso palla e nella transizione. Se mi pongo un limite alla carriera come lui? Nessun limite. Mi piace molto quello che faccio, per questo non sento né pressione né stress".

    Sul momento di difficoltà della Juventus: "La Juventus certamente ha le qualità tecniche e caratteriali per poter competere alla vittoria finale della Champions. È vero anche che i top club non si sono espressi al meglio nella prima parte della stagione, ma in questa seconda fase tutti miglioreranno. Bayern compreso".

    Sul Milan, pronto a cambiare proprietà: "Il Milan senza Berlusconi sarà un Milan diverso. Perderà quella atmosfera che era un perfetto mix tra famiglia e azienda fondamentale per i successi. Un equilibrio che solo Berlusconi è riuscito a creare con sapienza e amore per i colori rossoneri".

    Sull'esplosione del calcio cinese: "La Cina sta investendo molto nel calcio, ma credo che la massima competitività ancora oggi appartenga all’Europa. Alla fine questo fa la differenza nella scelta".

    La panchina della Nazionale è ancora un sogno? "In questo momento il desiderio di allenare tutti i giorni è troppo grande per poter pensare di allenare una nazionale. Se un giorno dovessi cambiare idea, penserò anche a quale".

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