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Da meteora a Parma alla rinascita in Belgio. Bayern, scommetti su Zirkzee
Da meteora in Serie A a possibile crack del futuro panorama europeo. Quanti giocatori in passato hanno avuto un impatto pressoché nullo nella nostra massima serie per poi trovare la propria dimensione altrove. I motivi possono essere molteplici: dall'immaturità di un giocatore, alla poca considerazione da parte di allenatori sul proprio percorso, fino ad arrivare ad una squadra con una situazione di classifica complicata che non ha supportare e valorizzare appieno un talento. Ed è sicuramente stata l'ultima ipotesi quella che ha coinvolto l'avventura italiana di Joshua Zirkzee, prospetto interessantissimo che la scorsa stagione è arrivato a Parma durante il mercato invernale senza però lasciare traccia. I ducali in quel momento stavano vivendo una classifica deficitaria, collocati al penultimo posto, e l'ambientamento del classe 2001 in prestito dal Bayern Monaco è risultato difficile, condizionato perlopiù da due infortuni che hanno prima rallentato l'inserimento negli undici di partenza (lombalgia) e poi fatto finire la stagione anzitempo (lesione al legamento collaterale). Un'operazione nel quale il Parma credeva. Un diritto di riscatto fissato a 15 milioni più il 7,5% sulla futura rivendita. Ma l'annata, terminata con un'inevitabile retrocessione, non ha reso possibile tutto questo.
SCOPRIAMOLO ORA - I tifosi italiani non sono riusciti a godersi le giocate di questo ragazzo che nel lontano 2017 ha attirato le mire degli scout del Bayern Monaco. 193 centimetri di potenza, classe e fiuto del gol. Quella capacità di andare a segno in tutte le maniere, unita alla peculiarità di legare il gioco tra i reparti non sono passate inosservate in Baviera. Cresciuto per tre anni nel settore giovanile olandese dell'ADO Den Haag, è stato poi acquistato dal Feyenoord nel 2016. Un solo anno a Rotterdam costellato da gol e prestazioni di alto livello hanno convinto il club bavarese a portare il giovanissimo Joshua in Germania. Un biennio nella squadra B prima dell'esordio in Bundesliga da predestinato. 3-1 sul Friburgo e rete del vantaggio. Tutto fa pensare ad un futuro luminoso, ma l'arrivo di Choupo-Moting gli chiude quello spazio che tanto avrebbe voluto avere ed oggettivamente avrebbe meritato. IL SECONDO VINCENTE PRESTITO - Una meteora a Parma, ma con quei 15 milioni di diritto di riscatto obbligatorio che sarebbero potuti essere pochi per il fortunato Bayern. Il ragazzo vola in Belgio, stavolta in prestito secco all'Anderlecht, e l'impatto è di tutt'altra natura. 24 presenze finora disputate e 12 gol all'attivo in una squadra in piena lotta per un posto nella prossima Champions League. Gol segnati in tutte le forme, proprio come agli albori della sua esperienza nella squadra B bavarese. Una qualità che tanto piace anche al centro dell'attacco del Bayern, vedendo la varietà con cui Lewandoski va a segno. Ma il polacco, seppur fuoriclasse, non è eterno. Un fattore che potrebbe essere determinante per i destini del club e di Zirkzee.