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    Barimania:| I giorni della verità

    Barimania:| I giorni della verità

    Mancano quattro mesi alla fine del campionato. Eppure il destino del Bari potrebbe scriversi in maniera definitiva in questi giorni. Due, infatti, gli appigli a cui si aggrappano i biancorossi per salvare una stagione finora disastrosa: la gara di domenica a Cagliari ed il mercato. Partendo dalle questioni strettamente di campo, c'è poco da far calcoli: la sfida del Sant'Elia è l'ultima spiaggia, senza possibilità di proroghe. Contemporaneamente, infatti, si giocheranno Lecce-Cesena e Brescia-Chievo. Facile intuire, quindi, che i galletti, in caso di sconfitta, rischierebbero di aumentare il distacco dal quartultimo posto fino a sette o nove punti. Una distanza che difficilmente potrebbe essere colmata. A meno che, e qui entra in ballo il secondo argomento, nel frattempo la società centrasse un gran colpo sul mercato che si chiuderà lunedì. E forse occorrerà attendere proprio il 31 per esprimere un giudizio su una campagna di rafforzamento per ora lontana da propositi e promesse.

    Se, infatti, alla pausa natalizia regnava un certo ottimismo in casa biancorossa, era proprio perché il presidente Matarrese aveva espresso la volontà di fare 'il possibile e l'impossibile' pur di restare in serie A. Fino ad oggi, tuttavia, sono arrivati quattro discreti elementi (Glik, Okaka, Rudolf, Bentivoglio), tutti in prestito. E' mancato, pertanto, sia il sacrificio economico, sia il colpo che garantisse il salto di qualità. Il ds Angelozzi insegue ancora il centravanti brasiliano Moura, uno che in teoria può garantire un bel contributo. A patto che il suo arrivo non presupponga, come si teme in città, la cessione di Barreto, lui sì in grado di fare realmente la differenza. Insomma, questi ultimi giorni saranno realmente una prova d'appello per la dirigenza biancorossa. Che, peraltro, ha optato, anche dopo l'ennesima sconfitta interna, per la conferma di Ventura. Una scelta discutibile, non per il conclamato valore del tecnico genovese, ma perché in contrasto con quell'auspicio di 'tentarle tutte' per imboccare la strada della salvezza. In tal senso, infatti, forse sarebbe stato il caso di valutare attentamente la posizione di un allenatore che non pare avere più il giusto feeling con il gruppo.

    Nel frattempo, la città è in ebollizione: la pazienza ed il comportamento 'inglese' mostrati finora stanno giungendo al capolinea. Comincia a montare la rabbia e soffiano i primi gelidi venti di contestazione. Basterà per convincere la società ad operare lo sforzo decisivo per invertire una rotta disgraziata? La speranza è di sì. D'altra parte, il presidente Matarrese ha assaporato la gioia di essere nuovamente amato negli ultimi due anni di vittorie, dopo quasi un decennio di contrasti con la città. Perché, dunque, tornare nel rancore? Ad ogni modo, una conclusione è scontata. Se giungeranno, da squadra e proprietà, segnali di vitalità, la tifoseria è ancora pronta ad accompagnare il Bari nella lotta fino all'ultimo secondo. Ma se, invece, arriveranno segni di resa, si aprirà ufficialmente l'era di malumori e processi. Per una retrocessione che proprio nessuno si aspettava.

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