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    Barimania:| E ora fuori i programmi

    Barimania:| E ora fuori i programmi

    Finalmente l'agonia è giunta al termine. Diciamo la verità: sebbene si sia prossimi a salutare la serie A, non si vedeva l'ora che questo maledetto campionato terminasse. Sul Bari, però, continuano ad addensarsi una marea di interrogativi. La buona notizia è che il club ha provveduto al pagamento ai calciatori per la prima trimestralità del 2011 evitando l'onta della penalizzazione da scontare nel prossimo torneo cadetto. Tuttavia, non si conoscono progetti e prospettive sull'immediato futuro. Una cosa è certa: la famiglia Matarrese sarebbe pronta, forse mai come in questo momento, a passare la mano. I tempi per un'eventuale cessione societaria, però, sono estremamente brevi. La programmazione per la prossima stagione non può più attendere. Anzi. Ancora una volta si è perso tempo prezioso per allestire la ripartenza, dato che, purtroppo, la retrocessione era un dato acquisito da mesi.

    Al momento la piazza naviga al buio: si rincorrono voci di vari acquirenti interessati al club che, però, pone l'oggettiva difficoltà di versare in una situazione economica non proprio florida. Proprio perché gli abboccamenti per un passaggio di testimone al vertice della società potrebbero richiedere tempi lunghi, è indispensabile comunicare con estrema sincerità ai tifosi come si intende proseguire l'attività. Non bisogna aver paura di parlare. Occorre dire se si appronterà un progetto di transizione, basato sui giovani e sull'austerity in attesa di tempi migliori, oppure se si vorrà tentare un'immediata risalita pur non gravandosi di spese folli. E' necessario, altresì, ricomporre il quadro dirigenziale e tecnico: se Vincenzo Matarrese non vorrà più occupare il ponte di comando, dovrà quantomeno affidarsi ad un manager di comprovata esperienza che coordini il club.  Inoltre, va definita la posizione del ds, dato che, sebbene sia in odore di riconferma, Guido Angelozzi si trova pur sempre in scadenza di contratto. Situazione analoga riguarda Mutti, probabilmente prossimo ai saluti, malgrado sia il meno colpevole del disastro avvenuto.

    L'impressione è che, a meno che non si realizzi la vendita della società, potrebbero non esserci stravolgimenti nel club. Anche se obiettivamente, dopo la Via Crucis appena terminata, sarebbe auspicabile far piazza pulita di volti e personaggi. Ci vorrebbe il coraggio di affidarsi a gente nuova, con idee moderne e soprattutto con grandi motivazioni. Qualcuno che ricalchi l'identikit di Antonio Conte, che proprio da Bari cominciò la sua ascesa. Difficile ripescare un personaggio dotato del carisma e della fame di successi che caratterizza il prossimo allenatore juventino. Ma vale la pena cercare un suo clone. Oppure ci si potrebbe affidare ad una suggestiva ipotesi: ingaggiare quel Gigi De Canio che sta dando l'addio al Lecce dopo due miracoli. Non sarebbe male affidarsi ad un allenatore preparato come pochi ed in grado di direzionare il mercato con scelte mirate. E soprattutto saprebbe un po' di vendetta scippare ai cugini freschi di salvezza festeggiata al San Nicola il loro profeta. Ad ogni modo, che si segua questa o altre piste, si parli il prima possibile. Fuori i programmi, insomma. Bari ha il cuore spezzato. Ma anche una gran voglia di rinascere e di cullare un nuovo sogno.

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