Dopo una lunga attesa, ecco finalmente il nuovo direttore sportivo. La scelta del Bari è caduta su Guido Angelozzi, che vanta con Ventura un feeling di antica data. Proprio il legame tra i due ha spinto la società ad optare per il manager catanese, sul quale non è stata certo presa una decisione all'unanimità sia all'interno del club, sia all'esterno (sembra che i pareri di Fascetti e Regalia, storici consiglieri del presidente Matarrese, non fossero così favorevoli). Una scelta coraggiosa, insomma, considerando anche lo scetticismo della piazza che non avrebbe mai potuto accogliere un uomo aspramente contestato a Lecce, la squadra rivale per eccellenza.
L'ingaggio di Angelozzi, comunque, testimonia la fiducia quasi incondizionata del presidente Matarrese in Ventura. Con l'addio di Perinetti, tocca al tecnico genovese rappresentare la continuità sui successi. Da lui partiranno le principali indicazioni per il mercato, a lui spetterà ridare il sorriso ad una tifoseria che ha dovuto ingoiare un boccone amaro (Perinetti era praticamente un idolo) persino in una stagione ricca di soddisfazioni. Per quanto concerne Angelozzi, invece, l'auspicio è che il vento contrario gli faccia scattare la molla dell'orgoglio. Il dirigente siciliano ha firmato per una sola stagione: la sua riconferma, pertanto, non potrà che prescindere dai risultati. Pertanto non gli resta che dedicarsi anima e corpo alla causa del Bari. Senza perdere un minuto.
Di tempo, infatti, se n'è già sperperato in abbondanza. Adesso si deve fare sul serio. Occorre tuffarsi in un mercato che, per tanti motivi, non sarà affatto agevole. Si parte dalla complessa trattativa con il Genoa per la comproprietà di Bonucci. Un affare che potrebbe portare nelle casse del Bari denaro fresco, nonché la conferma di Meggiorini e, forse, il ritorno di Ranocchia. Contemporaneamente bisogna sforzarsi per trattenere Almiron e Barreto, gli idoli della tifoseria che, in caso di partenza di uno dei due, potrebbe porsi sul piede di guerra.
La parziale consolazione è che nel frattempo Ventura ha tolto dal mercato gli altri protagonisti della brillante stagione appena conclusa. In ultimo, è imprescindibile sfoltire un organico che, tra elementi in esubero e rientri da prestiti, annovera quasi una ventina di giocatori da sistemare. Insomma, il corso Angelozzi parte tra mille difficoltà ed incognite, e con un imperativo categorico: mantenere la serie A a qualsiasi costo. Ma se il manager catanese riuscirà a costruire un Bari sbarazzino e spettacolare come l'ultimo ammirato al San Nicola, avrà vinto la sua sfida. E la diffidenza di oggi si tramuterà in amore.
