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  • Bari|: Torrente al passo d'addio?

    Bari|: Torrente al passo d'addio?

    • D.L.

    La scorsa estate, quando furono pubblicati i calendari, sognava di sfidare il 'suo' Gubbio festeggiando il ritorno in A del Bari. Il match contro gli umbri, invece, potrebbe segnare il passo d'addio di Vincenzo Torrente alla guida dei biancorossi. Una cosa, insomma, è certa: il match di domani al San Nicola riserverà emozioni forti per il tecnico di Cetara che, da un lato, ritroverà la squadra con cui si è affermato da allenatore (due promozioni consecutive dalla Seconda Divisione alla B), dall'altro potrebbe essere all'ultima recita con i galletti. Che, peraltro, devono conquistare ancora almeno un punto per ottenere l'aritmetica permanenza in B. In realtà, il finale della storia tra Torrente e il Bari sarà noto soltanto la prossima settimana, quando la dirigenza incontrerà il trainer per un confronto decisivo sul futuro. Tuttavia, la permanenza del coach campano in Puglia sembra appesa ad un filo sottilissimo.

    Torrente sa che un altro campionato più incline alla sofferenza che alle ambizioni rischierebbe di bruciarlo in una piazza giustamente disinteressata all'anonimato in cadetteria. Peraltro, il tecnico della costiera amalfitana vanta diversi estimatori: Cesena e Livorno hanno palesato i loro interessamenti, così come c'è ancora qualche sirena in serie A (Catania?). Ma ciò che più fa riflettere sono proprio le precarietà in cui versa il Bari. Il giudizio della tifoseria è piuttosto diviso sul rendimento di Torrente. Qualcuno si sarebbe aspettato di più, altri ne riconoscono le capacità e la totale abnegazione alla causa. Ovvio che un giudizio definitivo dipenderà dall'esito della stagione. Tuttavia, è pur vero che, senza i sei punti di penalizzazione, il Bari veleggerebbe a metà classifica. Un traguardo, malgrado i proclami da play off, discreto considerando un organico del tutto rifondato, le importanti cessioni a stagione in corso (Donati su tutti), la perenne rinuncia al bomber mai acquistato sul mercato.

    Torrente è anche riuscito a dare alla sua squadra un gioco piacevole nella fase iniziale del girone di ritorno, fin quando l'ennesima penalità non ha privato il gruppo di reali obiettivi e di forti motivazioni. Il suo merito più grande, però, è aver isolato lo spogliatoio dalle mille problematiche avvenute nel corso dell'anno: dalle inadempienze societarie allo scoppio del caso scommesse. Un’opera d'alta psicologia che, da sola, varrebbe la riconferma. Archiviata la gara con il Gubbio, il dg Garzelli, il ds Angelozzi e forse persino un rappresentante della proprietà (Antonio Matarrese aveva già avuto un breve confronto con il tecnico) incontreranno Torrente. Il mister campano chiederà chiarezza sui programmi, sulle risorse a disposizione, ma soprattutto sul reale stato di salute del club, onde non ritrovarsi nei ripetuti imprevisti dell'attuale campionato. Difficile che i dirigenti biancorossi, ancora in affanno per garantire l'iscrizione alla prossima stagione e in attesa di sviluppi dall'inchiesta scommesse, possano rispondergli su tutto. Ecco perché le strade sembrano destinate a separarsi. Eppure, Torrente nel Bari e nelle sue potenzialità ci crede davvero. 'In questa piazza si può fare grande calcio, anche con giovani di qualità', ha sovente ripetuto. Pertanto, uno spiraglio per prolungare il rapporto è ancora aperto: non è facile, ma, forse, nemmeno impossibile.

    (Corriere del Mezzogiorno - Edizione Puglia)

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