Bari promosso in Serie B, ora il nodo multiproprietà con il Napoli: gli scenari della famiglia De Laurentiis
MULTIPROPRIETÀ – Adesso però arriva la nota dolente, la questione multiproprietà. Già, perché la famiglia De Laurentiis dovrà prendere una decisione e non potrà continuare a guidare sia il Napoli che il Bari. La Federazione ha fissato la normativa che vieta alla stessa proprietà di avere due club differenti nel calcio professionistico. C’è tempo fino a giugno 2024, prima dell’inizio della stagione 2024/25. Non si potrà ripetere un Lazio-Salernitana bis, bisognerà effettuare il passaggio entro e non oltre 5 giorni prima del termine fissato dalle norme federali.
COSA DICE LA NORMATIVA – Riguardo questo caso ne parla in particolare l’articolo 16 bis NOIF: "Non sono ammesse partecipazioni, gestioni o situazioni di controllo in via diretta o indiretta in più soci dal settore professionistico da parte del medesimo soggetto del suo coniuge o del suo parente ed affini entro il quarto grado. Qualora, a seguito del passaggio di una società del settore dilettantistico al settore professionistico, si incorre nella situazione vietata dal comma 1, i soggetti interessati devono porvi fine entro e non oltre 5 giorni prima del termine fissato dalle norme federali per il deposito della domanda di ammissione al campionato professionistico di competenza. L’inosservanza del termine in cui al comma 2 comporta la decadenza della filiazione della società proveniente dal settore dilettantistico".
GLI SCENARI – La famiglia De Laurentiis adesso vuole prendere tempo, perché l’idea di abbandonare il Bari o il Napoli non entusiasma troppo – in quanto è stato costruito qualcosa di importante – ed è al lavoro il legale Mattia Grassani per presentare ricorso ed avere più tempo per la cessione. Difficilmente ci sarà un cambio di rotta e così bisognerà decidere chi vendere quanto prima. Luigi De Laurentiis nel frattempo si gode la presidenza a Bari e con grande entusiasmo continuerà anche il prossimo anno in Puglia. C’è uno scenario che potrebbe però anticipare i tempi: qualora il Bari nella stagione 2022/23 dovesse centrare già la promozione in Serie A, per evitare conflitti di interessi, si dovrà arrivare già ad un provvedimento immediato. Non si risolvesse la questione, non ci sarebbe l’iscrizione per la società che è stata acquistata per ultima. Ovvero il Bari. Difficile accadrà, una soluzione chiaramente si troverà. Da un lato, visto l’enorme valore che ha raggiunto il Napoli, sotto il punto di vista economico converrebbe una cessione del club partenopeo. Ma c’è un percorso da continuare e un’eredità che potrebbe essere raccolta. Quella di Bari potrebbe infatti essere una sorta di “palestra” per Luigi De Laurentiis che eventualmente tra qualche anno prenderebbe il posto del padre alla guida del Napoli.