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  • Stipendi Bari:| La spalmatura è un flop

    Stipendi Bari:| La spalmatura è un flop

    • D.L.

    L'operazione 'spalma ingaggi' fa flop. Il tentativo di transazione tra il Bari ed i calciatori sulla dilazione degli stipendi relativi alla prima trimestralità del 2011 non si è concluso secondo le aspettative del club. La società biancorossa, in vista della prossima scadenza del pagamento degli stipendi fissata al prossimo 16 maggio, aveva chiesto un po' di respiro ai suoi tesserati trovandosi in difficoltà sul piano della liquidità. Tuttavia, dei 25 giocatori convocati nella serata di lunedì per discutere l'accordo (Padelli, Rinaldi, Kopunek, Strambelli e Boerchio non sono stati precettati perché percepiscono emolumenti di modesta entità), soltanto in undici hanno raggiunto un accordo. Pertanto, ieri Gillet, Andrea Masiello, Glik, Parisi, Alvarez, Donati, Gazzi, Codrea, Rivas, Galasso e Langella si sono recati presso la Commissione Provinciale dell'Ufficio del Lavoro per conferire solennità all'atto. 'Occorreva dare una mano - afferma capitan Gillet - per non compromettere il futuro del Bari: speravo fossimo un po' di più'. 'Malgrado le vicissitudini con Ventura - dice Langella, fuori rosa dalla scorsa estate - ho accettato la proposta del Bari che non merita di soffrire. Anche se ammetto di aver gufato finchè c'era l'ex tecnico'.

    Il sacrificio dei giocatori consentirà al club di retribuire in termini più lunghi circa 1,3 milioni (600mila euro netti che diventano oltre il doppio al lordo) degli oltre sei che compongono il monte ingaggi dei mesi gennaio-marzo 2011. La proprietà, in realtà, sperava in un risparmio di almeno quattro milioni. Ma a mandare in fumo il progetto del club è stato il folto partito dei 'no' che conta ben 14 elementi, tra i quali spiccano alcuni dei giocatori più pagati come Almiron, Barreto, Salvatore Masiello, Kutuzov e Castillo. Ieri pomeriggio, la situazione è stata relazionata al presidente Matarrese dal ds Angelozzi e dal segretario generale Doronzo. Il patron biancorosso ha preso atto del contesto e studierà le opportune contromosse. Le prospettive non si prevedono rosee: entro lunedì la proprietà dovrà ottemperare gli oneri sborsando quasi cinque milioni. Pena, la penalizzazione di due punti da scontare nel prossimo campionato. Non solo: se non si dimostrerà di aver adempiuto alle obbligazioni entro il 30 giugno non si otterrà il via libera per l'iscrizione al torneo cadetto. Altre penalità, inoltre, potrebbero piovere se non si pagheranno le ritenute Irpef ed i contributi Enpals (sempre entro il 16 maggio) e se non si salderà l'ultima trimestralità del 2011 agli atleti entro settembre. Insomma, la famiglia Matarrese è chiamata ad uno sforzo notevole. L'impressione è che la proprietà non si tirerà indietro davanti ai doveri, ma se non giungerà una svolta (allargamento della compagine sociale o vendita del club), il Bari potrebbe ridimensionare drasticamente le sue ambizioni. 'Non è un momento facile - afferma il dg Garzelli -, ma ne verremo fuori. Bari è una grande piazza da difendere con le unghie e con i denti'. Oggi, intanto, i vertici biancorossi discuteranno con il Comune il credito (1,1 milioni) vantato dal club nei confronti dell'ente locale per l’adeguamento del San Nicola alle norme del decreto Pisanu.

    (Corriere del Mezzogiorno - Edizione Puglia)

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