Dichiarazioni pesanti, confronti a porte chiuse, battibecchi con i tifosi. In casa Bari, se non si è al tutti contro tutti, poco ci manca. La causa scatenante risale sempre alla brutta sconfitta di domenica con il Bologna. Uno stop che ha evidentemente scoperchiato il classico vaso di Pandora. Era chiaro da tempo, infatti, che l'ultimo posto dei biancorossi non fosse causa soltanto della sfortuna o dei troppi intoppi di natura fisica che hanno colpito gran parte del gruppo di Ventura. Ci sono altre ragioni che hanno contribuito alla rottura del meraviglioso giocattolo che lo scorso anno impressionava l'Italia.

Ciò che ora è certo è la totale mancanza di serenità del gruppo. Dopo le importanti esternazioni rese lunedì da Andrea Masiello che ha rimarcato la necessità di una scossa nello spogliatoio ed ha preso le distanze dalla decisione di Almiron di seguire la gara di domenica scorsa con gli Ultras in curva nord, ieri è stata un'altra giornata convulsa. In conferenza stampa, infatti, si è presentato capitan Gillet che non ha condiviso la posizione assunta dal compagno.

I tifosi, intanto, cominciano a dare evidenti segnali di malcontento: a fine allenamento, un paio di sostenitori hanno avuto un acceso dialogo con Ventura che ha risposto dalla sua automobile. 'Beccati' anche Rivas e Marco Rossi, mentre qualcuno ha chiesto chiarimenti a Gillet. Insomma, la gente non ci sta. A Bari proprio nessuno vuole riassaporare l'amaro gusto della serie B.

(Corriere del Mezzogiorno - Edizione Puglia)