Bari, troppi errori:| L'orgoglio non basta
E con questa sono 20 sconfitte in 33 giornate. Il verdetto della retrocessione sta lì per scoccare anche aritmeticamente, dopo il timbro virtuale già da tempo battuto sulla testa di tutto il popolo biancorosso. Cinque turni al termine e 13 punti di distacco dalla zona salvezza: nel sabato di Pasqua potrebbe concretizzarsi la passione biancorossa. Intanto, finisce di traverso la piadina cesenate, servita da Bogdani in avvio di ripresa con la complicità dell'immobile difesa biancorossa, ancora una volta perforata per vie centrali. Un cocktail di errori: di posizione, di tempo nell'uscita di linea. Il Cesena è tutto quello che il Bari non è mai stato quest'anno: una squadra che ha fame e divora campo e avversari. Ma anche in Romagna, e di questo va dato atto a Mutti, il Bari se l'è giocata senza vestire gli abiti della vittima predestinata.
Ha tenuto il campo con onore e orgoglio, pur davanti ad un destino ineluttabile. Ha fornito una prestazione velenosa, puntigliosa e decisa, sottolineando a tinte forti un concetto: regali non ce ne sono per nessuno. Certo, la verità è che a questo Bari mancano le motivazioni che animano le vigilie e finiscono con il rendere ancora più vere le partite. L'obiettivo, dalle nostre parti, non esiste più. Un nemico oscuro che il Bari prova a combattere gettando in campo dignità e coraggio. Ma ormai non restano che le briciole, come è stato per tutta la stagione.
(Gazzetta del Mezzogiorno - Edizione Puglia)