Bari:| L'incubo è la scomparsa
Un finale di campionato shock che può compromettere il futuro. La sconfitta di Vicenza ha certificato che il Bari ha mollato gli ormeggi. I numeri parlano chiaro: i biancorossi nelle ultime otto gare hanno raccolto la miseria di quattro punti, frutto di altrettanti pareggi al San Nicola e di puntuali sconfitte in trasferta. Un disastroso rendimento che ha dilapidato un patrimonio di 13 punti sulla zona retrocessione, riducendolo ad appena tre lunghezze. A 90' dal termine del torneo, i galletti devono almeno pareggiare con il già retrocesso Gubbio (si gioca sabato alle 20,45) per ottenere l'aritmetica salvezza. In caso di sconfitta (e di contemporanee vittorie di Vicenza ed Empoli, nonché di pareggio dell'Ascoli), la truppa di Torrente (in svantaggio nella classifica avulsa con toscani e marchigiani) potrebbe persino disputare i play out per la permanenza contro i veneti. Fa tremare, inoltre, il ridotto vantaggio di appena sei punti sulle ultime quattro della classe. Un margine che potrebbe non bastare qualora i provvedimenti derivanti dal calcio scommesse fossero pesanti e producessero i loro effetti già nell’attuale stagione.
In pratica, il rischio che il Bari retroceda in Lega Pro non si può escludere a priori. Facile intuire che una sanzione del genere si tradurrebbe nella spallata definitiva alla già traballante situazione societaria. Non è un mistero che il club stia incontrando numerose difficoltà per assicurarsi l'iscrizione al prossimo torneo cadetto. Il dg Garzelli si è detto ottimista sulla riuscita entro il 30 giugno dell'operazione. Che prevede una spalmatura di gran parte dei debiti (dai contributi Iva ed Irpef al contenzioso con il Comune di Bari) nei prossimi cinque anni, in un progetto garantito dalla supervisione delle banche. Il club, così, abbatterebbe i costi più pesanti e, confermato il disimpegno della famiglia Matarrese, dovrebbe autogestirsi fino all'imprescindibile passaggio di proprietà. Per riuscire nell'intento, però, il presupposto irrinunciabile è il mantenimento della serie B che procura quel minimo di introiti indispensabili per la sopravvivenza. In Prima Divisione, invece, senza entrate di rilievo, i costi del campionato e le rate sui debiti diverrebbero insostenibili. A quel punto, non è improbabile che i Matarrese prendano la decisione più clamorosa: quella, cioè, di non iscrivere la squadra.
Un'eventualità che potrebbe essere evitata se subentrassero investitori pronti a soccorrere il club, ma, in un tale clima di precarietà, è difficile reperire personaggi disposti a tuffarsi in una simile impresa. La società, comunque, confida che non arriveranno 'stangate' da scommessopoli. 'In questa vicenda siamo esclusivamente parte lesa', ha dichiarato il ds Angelozzi dopo la sconfitta di Vicenza. 'Siamo stati truffati da soggetti che non si possono nemmeno definire atleti. Il club è pulito: confidiamo nella giustizia sportiva'. La classifica, intanto, potrebbe rimpolparsi lunedì prossimo, quando il Tnas esaminerà il ricorso sulla defalcazione di due punti per la reiterata inadempienza sugli stipendi di aprile-giugno 2011. Nel frattempo, è indispensabile battere il Gubbio. Per far sì che il Bari continui a vivere.
(Corriere del Mezzogiorno - Edizione Puglia)